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Red Monkey: ecco il riassunto dell’incredibile storia virale della spagnola Nela Garcia

scritto da Alberto Muraro

Nelle ultime ore sul web non si fa altro che parlare della storia, a dir poco incredibile, di una ragazza spagnola di nome Nela Garcia. La giovane, originaria della zona di Madrid, si sarebbe infatti ritrovata suo malgrado coinvolta in una vicenda che ricorda in un tutto e per tutto un film dell’orrore.

Tutto nasce a partire da un thread Twitter, retwittato migliaia di volte, che potete trovare qui sotto. Il filo conduttore è uno smartphone di ultima generazione ritrovato per caso da Nela Garcia al parco qualche giorno fa.

Tweet dopo tweet, Nela racconta quanto accadutole, portando decine di prove alla sua tesi. La storia, al momento in cui vi stiamo scrivendo, non è (incredibile ma vero) ancora conclusa. Tutto nasce appunto quando Nela trova per caso un cellulare, privo di codice di sblocco, appartenente a tal Marta Gutiérrez. La ragazza della foto sul salvaschermo, in realtà, si scoprirà presto chiamarsi Beatrice Williams: in base al racconto veniamo a conoscenza del fatto che quest’ultima è una giovane statunitense morta 8 anni fa.

Nela Garcia, a questo punto, si insospettisce e si preoccupa, domandandosi come la giovane sia morta e perché il suo cellulare sia stato perso (o abbandonato) in quella zona. A questo punto, il racconto si complica e non poco. Nela inizia una ricerca forsennata, che la porta prima agli ultimi numeri chiamati in rubrica e successivamente al profilo Instagram della vittima. Mettendo insieme i pezzi di un puzzle molto intricato, Nela si ritroverà suo malgrado invischiata in un gioco inquietantissimo.

Protagonista di questa caccia all’uomo spaventosa è tal #RedMonkey. Non è chiara l’identità di questa inquietante figura, quello che sappiamo di certo è che si è messa sulle tracce di Nela Garcia, e della madre. Red Monkey sa chi è Nela, sa quali sono i suoi profili social, conosce i suoi spostamenti e soprattutto sa dove vive.  In un video particolarmente inquietante e trovato da Nela, vediamo un uomo vestito da scimmia entrare in casa di quest’ultima di notte, come una sorta di avvertimento. Soltanto pochi giorni prima, Nela aveva “perso” le sue chiavi di casa, come raccontato in un vecchio tweet.

Nela approfondisce ulteriormente la questione, scoprendo che nella cover del telefono da lei trovato c’è un messaggio scritto proprio da #RedMonkey. Nel biglietto, la ragazza viene invitata a presentarsi da sola ad un appuntamento. #RedMonkey ha rapito sua madre e, a quanto pare, l’unico modo per riaverla sarà accettare di partecipare a questo enigma malato. Nela, con una buona dose di coraggio, si presenta all’incontro e si infila nel bagagliaio dell’auto di #RedMonkey, con la speranza che l’autovettura la riporti dalla madre di cui non ha più notizie ormai da ore.

Finalmente, la madre di Nela invia un messaggio alla figlia, dicendole di stare bene. Tuttavia, la donna, molto confusa, dice di essersi ritrovata, da un momento all’altro, in un hotel che non conosce. Nela, nel frattempo, è scappata dal garage dove la macchina l’aveva lasciata, ritrovandosi in una radura. In base alle informazioni trovate sul misterioso sito di Red Monkey, alla giovane rimane adesso soltanto un giorno di tempo per superare una “prova finale” della quale nessuno sa il significato.

Aggiornamento!

L’incredibile storia di Red Monkey si è conclusa con un finale inaspettato! Nela ha infatti scoperto, dopo l’ultima prova (è riuscita a decodificare un complicato codice alfanumerico) che Red Monkey non è nient’altro che un gruppo formato da centinaia di persone che ha come obiettivo quello di riportare internet a quanto tutto era iniziato. Il problema di oggi è che tutti noi (lei compresa) condividiamo una grossa, grossissima parte della nostra vita in rete. Online è infatti possibile trovare i nostri dati, gusti, preferenze, perché siamo noi stessi che decidiamo di condividerli. Red Monkey, che alla fine è riuscita a reclutare Nela, è andata volontariamente alla ricerca della ragazza.

L’associazione sapeva che avrebbe raccontato tutto su Twitter, sapeva come avrebbe usato i social, era a conoscenza delle sue capacità di ricerca, la sua passione per i misteri e la decodifica di codici. L’ultima prova, insomma, è servita a Red Monkey per avere la definitiva conferma se Nela sarebbe stata degna di partecipare all’associazione.

Il problema è che ora, per poter ricominciare internet da capo, l’associazione potrebbe mettere mano ai nostri dati sul web per dare il via ad una rivoluzione virtuale, un attacco informatico di dimensioni apocalittiche.

L’attacco, secondo quanto leggiamo, dovrebbe iniziare oggi, 26 agosto, alle ore 20:18 (ora italiana). Quando finirà il conto alla rovescia di cui vi parlavamo sopra, tutti i vostri dati, foto, contenuti scompariranno dal web. Ma sarà vero o si è trattato soltanto di un’abile burla dallo scopo “didattico”?

In attesa di scoprire qualcosa di più a riguardo, è necessario che voi lettori di GingerGeneration.it sappiate che la storia di Nela Garcia è apparsa su Twitter ad un anno esatto da quella di Manuel Bartual. Quest’ultimo, rivelatosi un fake virale, aveva raccontato di essere stato vittima di un gioco perverso mentre era in vacanza. Soltanto poche settimane fa, noi di Ginger vi avevamo poi svelato la verità dietro al racconto dell’assassino del catalano Jorge. Viene insomma davvero difficile pensare che questa storia non sia nient’altro che una montatura, magari creata allo scopo di far promozione allo smartphone protagonista della vicenda o, perché no, per creare buzz intorno ad una nuova serie tv.

Secondo voi la storia raccontata Nela Garcia è vera o finta?