GingerGeneration.it

Il Nome della Rosa – La Serie: la recensione della prima puntata

scritto da Alberto Muraro

Si è da pochi minuti conclusa su Rai Uno la prima delle quattro puntate della miniserie Il Nome della Rosa, fiction Rai Uno diretta da Giacomo Battiato. Il serial, che verrà trasmesso per altri tre lunedì, è ispirato al celeberrimo romanzo di Umberto Eco, pubblicato nel 1990.

Al centro della vicenda c’è l’indagine dell’astuto monaco francescano Guglielmo da Baskerville (John Turturro) sui misteri dell’abbazia benedettina che si trova a visitare insieme al giovane Adso (Damian Hardung). Guglielmo, un francescano odiato dal Papa per le sue posizioni, si ritroverà infatti in un ambiente cupo, oscuro, dove ora dopo ora assisterà all’omicidio di diversi frati.

L’epilogo della storia, come vi abbiamo raccontato qui su GingerGeneration.it, è molto noto. Il romanzo di Eco è infatti celebre ed è diventato nel corso degli anni una pietra miliare della letteratura mondiale.

Ciò che questa prima puntata de Il Nome della Rosa aggiunge all’originale, dunque, è un’atmosfera “cinematografica” di forte impatto visivo. La serie de Il Nome della Rosa, almeno stando a questa prima puntata, reinterpreta il romanzo con un tono decisamente più “horror”. Quanto detto fin’ora, ovviamente, senza dimenticare i personaggi femminili “inediti” che aggiungono alla storia un ulteriore spessore narrativo.

https://www.instagram.com/p/BummHIZILc3/

Sono infatti molti i momenti in cui all’interno dell’abbazia assistiamo a scene inquietanti ad un livello che sta a metà fra il mistico e il fantastico. Nonostante sia tutto fortemente ancorato alla realtà, le allucinazioni dei personaggi e i piani sequenza danno quasi la sensazione che, da un momento all’altro, possa spuntare fuori dal nulla un orribile mostro. E l’idea, va detto, funziona molto bene!

 

Che cosa ne pensate della prima puntata de Il Nome della Rosa?