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Cris Brave canta La Panchina a La Finale a San Siro (VIDEO e TESTO)

scritto da Alberto Muraro

Fra i tantissimi ospiti saliti sul palco de La Finale, il grande concerto evento organizzato da J-Ax e Fedez lo scorso 1 giugno a San Siro c’è stato spazio anche per Cris Brave. Per quelli di voi che non lo conoscessero, stiamo parlando di un 21enne di Seriate con una storia molto toccante alle spalle.

Clicca qui per leggere la recensione di GingerGeneration.it del concerto di Fedez e J-Ax a San Siro!

Cristiano Rossi (questo il vero nome di Cris Brave) è stato fin dalla nascita costretto a combattere con una malattia molto rara: la tetraparesi spastica. Nonostante la sua condizione, Cristiano è da sempre un ragazzo energico e molto sensibile, che ama dedicarsi al prossimo, dimostrando determinazione e forza di volontà.

Seguendo la sua innata passione per la musica, all’età di 16 anni Cris Brave decide di dedicarsi al rap, genere che secondo lui privilegia il messaggio rispetto ad ogni altro elemento. Alla base del suo progetto musicale il desiderio di trasmettere al pubblico l’esperienza di vivere su una sedia a rotelle, raccontando riflessioni, che nascono da luoghi comuni, pregiudizi e discriminazioni nei confronti delle persone diversamente abili.

Grazie ai social, Fedez e J-Ax vengono a scoprire il talento di Cris, ma soprattutto il suo grande coraggio e la sua forza di volontà. Fedez vede il video realizzato da Cr1s Brave in collaborazione con i TheShow e inizia a seguirlo su Instagram.

I due si scambiano vari messaggi e, dopo aver ascoltato i brani del suo album “Broken Heart”, l’artista gli propone di realizzare un pezzo con il supporto dei suoi collaboratori: nasce così “La Panchina”. Il pezzo è scritto dallo stesso Cris Brave, con la produzione di Fausto Cogliati.

 

Qui sotto trovate il video dell’esibizione di Cris Brave a San Siro e il testo de La Panchina.

Testo

Ah,
Cris Brave
Sempre qua
Never give up
Avere coraggio vuol dire avere paura ma andare avanti comunque
Andare avanti sempre
Vi è mai capitato di immaginare la vostra vita come una partita di calcio o di basket?
A me sì

Quel freddo nelle ossa e quella voglia di cambiare le cose, di fare un risultato
Ma per quanto tu ti impegni e gli allenatori cambiano resti sempre in panchina,
o entri solo All’ultimo, per ricevere una pioggia di fischi dalla gente che è venuta a vederti Alcuni ti supportano e altri ti contestano, ma le urla di chi giudica sono più forti,
e rischiano di Rovinare i tuoi pochi minuti di prestazione.

Quando vai negli spogliatoi
piangi, piangi, piangi
Sarai sempre sconfortato
Sarai sempre sconfortato
Ma almeno quella panchina non avrà rimpianti
Sarai sempre sconfortato ma almeno quella panchina non avrà rimpianti.
Non avrà rimpianti.

I giornalisti se ti fanno qualche domanda
Non la mettono in onda
La vita è così: o trovi quello che crede in te, che ti aiuta a sviluppare i tuoi sogni, che premia il tuo Lavoro costante e che magari un giorno ha la conferma che eri un talento grezzo
o nasci già con la Strada spianata, di chi ha avuto tutto e subito
Ma la gente avrà sempre, sempre, sempre da criticare
Da dire qualcosa che crede intelligente e parlare per niente
Perchè magari ha preso la strada ordinaria: studio, lavoro e mutuo da pagare
E tu invece?

Hai avuto la malsana idea – malsana solo perchè non è ordinaria – di seguire un tuo fottuto sogno E anche se resterai in panchina tutta la tua carriera
Dopo tutti gli sforzi che hai fatto, e aver dato il massimo
Sarai sempre sconfortato
Sarai sempre sconfortato
Ma almeno quella panchina non avrà rimpianti
Anche quando piove sul bagnato, sarai sempre sconfortato, ma almeno quella panchina non avrà rimpianti
Non avrà rimpianti
Non avrà rimpianti
Non avrà rimpianti

Che cosa ne pensate di La Panchina di Cris Brave?