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#LoScherzoPerfetto: recensione e commento sul programma di scherzi

scritto da Claudia Lisa Moeller

#LoScherzoPerfetto ieri ha mandato in onda il meglio del meglio di questa stagione. Incredibile a dirsi che esista il meglio del meglio di una trasmissione del genere.

Lo show girava intorno ad un’idea semplice. E’ un talent. Ormai non c’è trasmissione che non preveda giudici, talenti da valutare e concorrenti in cerca della gloria. #LoScherzoPerfetto è incentrato sull’idea che fare scherzi preveda una certa dose di talento. I concorrenti si sfidano a colpi di candid camera e di scherzi, più o meno elaborati.

Alla conduzione Teo Mammucari, da vent’anni il conduttore di trasmissioni a base di scherzi dai tempi di Libero. Unico componente più o meno azzeccato per questa trasmissione. Il resto della giuria non ci capisce nemmeno come sia stata assemblata. Uno è il comico Gene Gnocchi, completamente sprecato per questo tipo di show. Infatti la sua ironia tagliente deve essere tenuta a freno continuamente. L’unica cosa positiva della trasmissione era la sua parodia dei vari giudici da talent (e non solo) che popolano il mondo della tv. Da Antonio Canavacciuolo fino a Fedez.

Gli altri due membri della giuria sono diverse bellone della tv. Da Antonella Mosetti fino a Valeria Marini. Spesso le belle showgirl presenti era chiaro come mai erano presenti, ma non basta la bella presenza se si sta in giuria. Tanto più quando bisognerebbe dare qualche commento costruttivo e tecnico. La migliore giurata non poteva che essere Simona Ventura, la ex iena e ha avuto feeling sia con Gene Gnocchi sia con Teo Mammucari.

I concorrenti sono stati nelle prime puntate presentati. Hanno mostrato alcune beffe e poi proponevano un’altra burla da far valutare la giuria. I giudici in ogni puntata hanno dato un loro giudizio e promosso e bocciato i concorrenti. I promossi si sono sfidati in una finale per premiare il miglior giullare.

La trasmissione voleva essere ilare e divertente con pochi mezzi. Quello che si nota è che il tutto è stato realizzato con pochi soldi. Anche perché le riprese spesso degli scherzi sono fatte dagli stessi protagonisti e non sempre si vede bene la reazione della vittima. Per esempio, lo scherzo della bara portata in giro per i negozi di Napoli. Molte reazioni sono solo trasmesse tramite le urla e le brusche manate delle vittime agli “scherzatori” (termine ufficiale per i concorrenti dello show).

Se già non vi faceva ridere Scherzi a parte, lo show che faceva scherzi ai vip italiani, questo vi annoierà mortalmente. Molti degli scherzi proposti non sono nemmeno burle. Spesso si tratta di veri e propri atti di vandalismo. Per esempio, trai concorrenti c’era un bambino di nemmeno 10 anni che è stato elogiato per aver infranto vetri in un negozio e aver suonato trombette da stadio nelle orecchie di ignari passanti. Più che scherzi questi sono atti di vandalismo che non capiamo come e perché possano essere elogiati.

Voto? 5.#LoScherzoPerfetto soffre del fatto, come il talent comico Eccezionale Veramente, che non c’è una giuria in forte sintonia e allo stesso tempo dimostra come il materiale comico necessita di un’ottima scrittura e lavoro dietro per funzionare. Comici e “scherzatori” di medio, se non scarso livello, non fanno affatto ridere. Non è un caso che ha vinto lo scherzo che a detta dello stesso organizzatore gli ha preso almeno un mese e un bel po’ inventiva.

E tu cosa ne pensi di #LoScherzoPerfetto?