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Bones and All recensione: siamo tutti degni di essere amati

scritto da Federica Marcucci
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Bones and All, l’atteso nuovo film di Luca Guadagnino con Timothée Chalamet e Taylor Russell, arriva oggi in sala portando sul grande schermo una storia d’amore atipica tra due outsider. Nel cast anche Mark Rylance, Michael Stuhlbarg, André Holland, Chloë Sevigny, David Gordon-Green, Jessica Harper e Jake Horowitz.

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Bones and All: siamo tutti degli outsider degni di essere amati

Il film racconta la storia del primo amore tra Maren, una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società, e Lee, un solitario dall’animo combattivo; è il viaggio on the road di due giovani che, alla continua ricerca di identità e bellezza, tentano di trovare il proprio posto in un mondo pieno di pericoli che non riesce a tollerare la loro natura.

È possibile raccontare una storia d’amore tra due cannibali? Sì, e Bones and All riesce a fare molto di più.

Grazie all’occhio poetico di Luca Guadagnino, che ancora una volta incanta e prende a schiaffi lo spettatore con una storia d’amore giovanile visivamente potente, e alla bravura dei due protagonisti, Bones and All riesce a raccontare tante sfaccettature dell’animo umano senza mai risultare banale.

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Prendendo le distanze dal libro omonimo da cui è tratto (nel pieno spirito di quello che dovrebbe essere ogni buon adattamento), il film di Guadagnino è un romanzo di formazione che parla della solitudine di due giovani che vivono ai margini della società e di come, attraverso il loro amore, loro riescano a trovare un porto sicuro e una via di salvezza da un mondo esterno che sicuramente non lo capirà mai.

Il cannibalismo ovviamente è una metafora che potrebbe rappresentare qualunque condizione di diversità e/o disagio e che, nella sua crudezza e assurdità, riesce a rendere perfettamente l’umanità e l’ambivalenza di questi personaggi: emarginati che comunque devono fare i conti con le proprie coscienze.

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Ambientato negli Stati Uniti degli anni ’80, nel pieno del possibilismo che avrebbe caratterizzato quel decennio anche negli anni successivi, Bones and All presenta dei personaggi soli e incredibilmente umani nelle cui insicurezze e nel cui amore non è possibile non rivedersi almeno un po’.

Timothée Chalamet è l’interprete della sua generazione e si conferma un interprete dalla sensibilità unica; Taylor Russell gli tiene testa alla perfezione mostrandoci un talento tutto da scoprire.

Controverso, straziante e poetico, Bones and All non è un film da mezze misure: per essere apprezzato a tutto tondo merita un sguardo attento e profondo. Fino all’osso. Per davvero.

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