Winx Club: The Magic is Back – Iginio Straffi parla del reboot della serie scritto da admin 29 Luglio 2025 Intervista di Jacopo Iovannitti C’erano una volta… sei fate, ciascuna con un potere unico, ali scintillanti e trasformazioni fenomenali. Tutte, però, erano accomunate da un’amicizia capace di attraversare ogni dimensione, ogni pianeta, ogni ostacolo. Le Winx stanno per tornare in Winx Club: The Magic is Back, il reboot della celebre serie animati con protagonista Bloom e amiche. E i presupposti sono davvero ottimi: non perdere il loro cuore, restare un rifugio unico, un sogno in cui tutto è possibile… e con tanta musica, in onore delle sigle, delle canzoni e dei sound delle trasformazioni cantate a squarciagola. E quest’ultimo aspetto sarà possibile anche grazie alla collaborazione con Virginia Boccelli che ha già regalato al pubblico il brano “Forever Winx”, che accompagnerà la nuova versione di Magic Winx. Video ufficiale di Forever Winx: Ora, a distanza di anni, quella magia si riaccende. Per scoprire come abbiamo incontrato l’uomo che tutto questo lo ha immaginato per primo: Iginio Straffi, che ci ha raccontato com’è nato il progetto, cosa dobbiamo aspettarci e, soprattutto, che posto occupano oggi le sue fate nel panorama dell’animazione. Primo trailer di Winx Club – The Magic is Back: Intervista al creatore Iginio Straffi: Ciao Iginio, come mai si è pensato a un reboot per il Winx Club? Ci abbiamo iniziato a pensare tre anni fa, dopo l’uscita dell’ottava serie. Dopo aver dato spazio a nuove stagioni, a progetti originali come World of Winx e Fate – The Winx Club su Netflix, volevo fare in modo che le sei fate trovassero nuovi fan che non fossero presenti al debutto della prima stagione o al lancio dell’ottava. Ho pensato che potesse esser più interessante tornare a raccontare come si sono conosciute, come hanno scoperto di avere questi poteri e come hanno imparato a usarli. E dovendo e volendo investire nuovamente molto nel progetto, a livello economico, mi sono preso questa responsabilità. Le sei fate saranno sempre loro, Bloom arriverà sempre ad Alfea dalla Terra, una parte della storia sarà comune a quella del 2004 ma un’altra prenderà tutta un’altra direzione, con nuovi personaggi, e grandi segreti. Speriamo sia di gradimento per tutti! Sappiamo che la serie, oltre a debuttare in TV, sui canali Rai, arriverà anche su Netflix a livello mondiale. Questo cosa ha cambiato nel processo creativo? Abbiamo dovuto solo capire le aspettative di tutti i broadcaster che lanceranno insieme Winx Blub: The Magic is Back e che con il passare degli anni hanno visto abbassare il loro target core da un 8-12 anni sempre più giù, fino a 4-7 anni, chiedendo prodotti che non spaventassero troppo, fossero colorati, con storie semplici. Quindi abbiamo dovuto trovare un ulteriore equilibrio anche per le richieste del mercato. Ma sappiamo che il segreto di Winx sono i rapporti tra fate e non solo molto forti: simpatie, storie d’amore, momenti complicati, drammatici, o di risate, e non ci ha spaventato. Abbiamo visto molte scene con le Winx ma… ci saranno anche le Trix, giusto? Certo! Anzi, abbiamo lavorato molto con loro, che avranno molto più spazio e queste loro attitudini molto cool a volte ruberanno anche un po’ la scena alle Winx: sanno essere ironiche e divertenti oltre che antagoniste. Le Winx, nel 2004 e negli anni successivi, furono rivoluzionarie. Parlavano direttamente alle bambine e il successo derivò anche da questo. Come si posiziona oggi il reboot, dato che ci sono più prodotti concorrenziale del passato? Questa è esattamente una delle difficoltà che avremo per la ricerca del nuovo pubblico: l’offerta è quasi inflazionata. Anche Hollywood ha sperimentato dei grossi fiaschi perché hanno esagerato nel voler portare al femminile le loro storia, una situazione opposta a quella di vent’anni fa. Quindi il nostro approccio è stato molto attento, abbiamo cercato di non stravolgere il DNA delle Winx: valori importanti, stare sempre dalla parte dei deboli, aiutare chi è in difficoltà, difendere chi viene bullizzato o isolato, amicizia e amore, onestà, scegliere sempre la strada giusta e non quella più semplice (quelle sono le Trix) e ci sarà spazio anche per un messaggio ecologico. Ma ovviamente il messaggio più forte di tutti – come è sempre stato – sarà “segui il tuo cuore, la tua vocazione, la tua passione nonostante quello che ti dicono gli altri”. Da questo punto di vista le Winx sono delle ribelli, sono delle ragazze che fanno scelte adulte. Speriamo di aver trovato un risultato che raggiunga le nuove generazioni e chi le segue dal 2004. Qual è la soddisfazione più grande che le Winx ti hanno portato? Sicuramente quando incontro le fan del Winx Club e mi raccontano che grazie alle sei protagoniste hanno trovato la loro strada, la loro professione, il loro essere umani, scelte di vita, scelte di ogni tipo e sono sempre molto toccato da queste testimonianze perché forse ci danno ancora più un senso a quello che facciamo: non è solo intrattenere, far divertire o vendere le bambole ma è qualcosa che ha toccato le vite di queste ragazze e ragazzi. Una responsabilità ancora maggiore. Quindi nel futuro c’è l’uscita di Winx Club: The Magic is Back e la seconda parte di Mermaid Magic… Ma cos’altro c’è nel futuro di Rainbow? Oltre la nuova serie delle Winx e la seconda stagione di Mermaid Magic, abbiamo tante belle serie in sviluppo, sia originali che nuovi episodi di classici andati bene. Ad esempio, ci sarà il lancio di Pinky, il celebre coniglietto rosa che è stato protagonista per 40 anni sulle pagine de Il Giornalino, ma abbiamo anche dei live action per ragazzi che stiamo per girare, oltre che il live-action di Corto Maltese. Saranno anni ricchi! Ultimissima domanda: te la senti di rivelarci la tua Winx preferita… o la tua trasformazione? No, per me è impossibile scegliere, lo davvero tutta nella stessa posizione. E ho difficoltà anche con la trasformazione… ma so che una delle preferite è Enchantix, chissà!