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Addio a Tom Petty: il cantante è morto a causa di un attacco cardiaco

scritto da Alberto Muraro

Aggiornamento: la polizia di Los Angeles smentisce (per il momento) la morte di Tom Petty.


Tom Petty, chitarrista, compositore e cantautore statunitense di fama internazionale, si è spento quest’oggi, 2 ottobre, alla soglia dei 67 anni.

Tom Petty è stato trovato privo di conoscenza nella sua abitazione e portato immediatamente in ospedale in gravissime condizioni, come riportato da parte di TMZ, sito che a pochi minuti dall’accaduto ha ricevuto la notizia da fonti della polizia.

A quanto si legge su TMZ, Petty avrebbe avuto un arresto cardiaco e sarebbe arrivato in ospedale senza attività cerebrale: il musicista sarebbe stato immediatamente collegato a delle macchine che l’avrebbero mantenuto in vita, l’unica possibilità di salvezza, seppur flebile.

 

Tom Petty nacque a Gainesville nel 1950. Nel 1970, l’artista aveva formato la band dei Mudcrutch, che includeva i musicisti Mike Campbell e Benmont Trench, con i quali avrebbe continuato ad esibirsi per tutto il resto della sua carriera.

Successivamente alla pubblicazione del singolo Depot Street, uscito nel 1975, Petty diede inizio alla sua carriera solista. Petty formò non molto tempo dopo una nuova band, gli Heartbreakers, il cui disco d’esordio omonimo uscì nel 1976. L’album conteneva il singolo Breakdown e la canzone probabilmente più celebre della carriera di Petty, American Girl. La consacrazione vera per questa band arriverà nel 1976 con Dam the Torpedoes, dal quale vennero estratti diversi singoli (fra cui Don’t Do Me Like That,” “Here Comes My Girl,” and “Refugee.”) e che raggiunge il triplo platino.

Non contento, Petty fondò anche la band dei the Traveling Wilburys, insieme a colleghi del calibro di Bob Dylan, George Harrison, Roy Orbison e Jeff Lynne, con i quali aveva pubblicato due album (Traveling Wilburys Vol. 1 e Traveling Wilburys Vol. 2).

Qual è il ricordo più bello che legate a Tom Petty?