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Addio Don Antonio Polese, Il Boss delle Cerimonie.

scritto da Claudia Lisa Moeller
Il boss delle cerimonie

Il boss delle cerimonie è morto oggi. Don Antonio Polese, appunto il boss, si è spento nella tarda mattinata. Per complicazioni cardiache si era recato in ospedale e lì avrebbe trovato la morte. A 80 anni se ne va così il grande organizzatore di feste trash, super cafonal del Sud.

Don Antonio Polese era il proprietario della magica e barocca tenuta vicino a Napoli, dove appunto avvenivano le riprese del programma Il boss delle cerimonie. In onda su REALTIME da qualche anno Don Antonio Polese aveva mostrato all’Italia e anche al mondo come le feste del Sud potevano essere sontuose, principesche che non avevano nulla da invidiare alle cerimonie gipsy sempre in onda su REAL TIME.

Il programma per quanto colorato e ovviamente incline a documentare gli eccessi, era a mio giudizio non certamente offensivo. Tanto più nei confronti dei meridionali. Don Antonio aveva mostrato come nel suo castello tutti potevano per un giorno avere una festa degna di un re o di una regina. Anche famiglie modeste spendevano cifre ingenti per realizzare il sogno di essere una principessa o un principe per una notte. Infatti che fosse un battesimo o una cresima o un diciottesimo compleanno o un matrimonio tutto poteva essere festeggiato nel castello di Don Antonio.

Sicuramente con colore, eccessi e anche appariscente eccentricità. Le feste non erano certamente un tripudio di modestia e parsimonia, ma quando mai in Italia lo sono molte di queste feste? Quello che mi ha sempre, infatti, colpito delle critiche mosse al programma di Don Antonio è che dipingeva un Sud e un’Italia che non esiste. Un Paese macchiettistico di cafoni, rumorosi con gli spaghetti e i parenti fino alla dodicesima generazione.

Nel programma, anche per venderlo all’estero, è che vero che spesso si è calcato sulla presenza di parenti molto pesanti. La famiglia italiana in tutti i suoi stereotipi è stata spesso ritratta. Vera l’esagerazione, ma è anche vero che la famiglia in Italia è molto più presente e sentita che in altri paesi. Non reputo che fosse nemmeno corretto censurare o tagliare la presenza e importanza della famiglia.

Per esempio, di recente ho scoperto che in Olanda se fai un matrimonio affollato significa che hai invitato venti persone. In Italia sarebbe considerato questo un matrimonio quasi segreto, intimo. Proprio per pochissimi e strettissimi parenti. Fino massimo alla seconda o terza generazione. In Italia difficilmente un matrimonio avrebbe così poche persone. Da Milano fino ad Agrigento. Dunque molte delle accuse mosse al programma erano pretestuose e poco fondate.

O ancora quanti regali e che pranzi si organizzano dopo le comunioni e cresime? Il boss delle cerimonie mostrava solo alcune di queste feste esagerate, sproporzionate e ben poco connesse al significato del rito cristiano. Si fanno solo a Napoli? Certamente no.

Don Antonio, quindi, ha avuto il merito di aver portato sullo schermo una tradizione chiassosa, esageratamente barocca e un po’ kitsch del festeggiamento. Crediamo che con la dipartita di Don Antonio non si farà più il programma e un po’ ci manca già. Tanto più che a volte ne abbiamo riso, ma abbiamo anche visto come possa essere colorata e vivace una giornata di festa.

E tu cosa ne pensi de Il boss delle cerimonie il programma con Don Antonio?