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GingerGeneration.it intervista Louis Berry: “voglio essere l’artista più importante al mondo!”

scritto da Alberto Muraro

Ieri pomeriggio GingerGeneration.it ha avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con Louis Berry, artista britannico emergente che ha da poco firmato un importante contratto discografico con la Ministry of Sound, etichetta legata alla celeberrima discoteca londinese punto di riferimento della dance e dell’elettronica mondiale.

Louis Berry, simpatico, alla mano, e sorridente, ci ha dunque parlato del suo ultimo singolo Restless, una canzone dal sapore folk che racconta una storia d’amore finita male; insieme al cantante, che qualche ora prima aveva tenuto uno speciale showcase all’Old Fashion di Milano, abbiamo discusso del significato della musica di oggi e di cosa voglia dire davvero òa parola “artista”. Ecco cosa ci ha raccontato!

Ciao Louis, come stai?

Sto benissimo grazie, ieri sono arrivato a Milano, è la prima volta per me in Italia e mi piace davvero un sacco!

Hai iniziato da poco a muoverti nel mondo della musica mainstream, dopo tutto possiamo ancora considerarti come un esordiente. Presentati ai nostri lettori!

Mi sento un’artista di nuova generazione. Sai, credo che alla fine gli artisti di oggi parlino sempre delle stesse cose. Nessuno sta parlando delle cose più importanti che stanno accadendo nel mondo. Credo siamo pronti per parlare di cose reali e molto più ambiziose, non ha senso continuare a scrivere sempre le solite canzoni pop standard.

Come descrivi le tue canzoni?

Spesso le canzoni che senti alla radio sono scritte da 6 diverse persone, se è così come pensi di trasmettere un messaggio? Per questo motivo, io mi scrivo le mie canzoni e parlo di canzoni che sono importanti per me. Con tale prospettiva spero che le persone possano maturare un senso di fiducia nei miei confronti.

Ho sentito del folk nelle tue canzoni, che ne pensi?

Si beh ci sono un sacco di canzoni nei miei dischi e tantissimi stili diversi. Puoi di certo trovare del folk, ma nella canzone successiva puoi sentire qualcosa di totalmente diverso.

Di cosa parla Restless, il tuo ultimo singolo?

Ho scritto questa canzone dedicandola ad una ragazza che mi aveva rifiutato: io ero innamorato di lei e una mattina sono andato a bussare alla sua porta. Questa situazione mi ha reso inquieto, restless appunto.

Il video musicale della canzone è collegato al suo significato?

Certo! Le sensazioni che ho vissuto, questo tormento interno, è ben rappresentato dalla situazione un po’ incasinata e quasi bellica del video, si tratta di una battaglia interiore che ho vissuto.

Nella tua biografia dici qualcosa di molto forte, ovvero che vuoi essere il più grande artista maschile vivente. La cosa mi ha molto colpito, ce la puoi spiegare?

Al momento ci sono tante persone che si chiamano artisti, per esserlo devi creare arte. Se non scrivi le tue canzoni non sei un artista, sei un performer. Adesso non fraintendermi, ci sono dei performer bravissimi, ma non posso chiamarli artisti se non scrivono i propri pezzi. Io lo sono!

Chi sono a questo punto i più grandi artisti che tu abbia mai conosciuto o apprezzato?

Non ce ne sono molti, ti direi sicuramente Jhonny Cash e, fra quelli ancora in vita, Bob Dylan!

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Per quanto riguarda la musica ho delle cose in cantiere, ma non posso dirti molto! Per quanto riguarda l’Italia invece di sicuro ho intenzione di tornare, sia ad esibirsi dal vivo sia, perchè no, in vacanza!

Qui sotto trovate il video di Restless di Louis Berry: che ne pensate di questo artista?