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Disoccupazione giovanile record, ma manca manodopera

scritto da admin

Nuovi dati allarmanti riguardanti la disoccupazione giovanile arrivano in questi giorni dalla Confartigianato: l’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di disoccupazione giovanile: 15,9%, ovvero 1.138.000 under 35 sono senza lavoro.

La regione col tasso di disoccupazione più alto è la Sicilia, con più del 28%, ma è in generale il Mezzogiorno a soffrire maggiormente la crisi (25,1%, ovvero 538.000 giovani senza lavoro). Nettamente meglio va invece in Trentino Alto Adige (5,7%), Valle d’Aosta (7,8%), Friuli Venezia Giulia (9,2%) e Lombardia (9,3%). Trovano più difficilmente lavoro inoltre i giovani sotto i 24 anni, fascia d’età in cui la percentuale di disoccupati sale al 29,6% (la media europea è del 21%).

Cresce la disoccupazione, diminuisce la manodopera

Confartigianato analizza quindi in modo più approfondito la situazione occupazionale giovanile italiana e rileva un paradosso: le iscrizioni ai licei sono sempre in aumento (3% quest’anno), mentre quelle agli istituti professionali in calo (3,4%), ma le aziende faticano a trovare in Italia il 17,2% della manodopera necessaria (manodopera specializzata e artigiani).

Confartigianato afferma inoltre che l’apprendistato costituisce una strada utile a facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro: avvengono con l’apprendistato il 12,5% delle assunzioni nelle imprese artigiane e il 7,2% in quelle non artigiane, per un totale di 592.029 apprendisti in Italia. “La riforma dell’apprendistato voluta dal Ministro Sacconi – afferma il Segretario Generale Cesare Fumagalli – potrá contribuire a ridurre la distanza tra i giovani e il mondo del lavoro. Da un lato, i ragazzi potranno trovare nuove strade per imparare una professione, dall’altro le imprese potranno formare la manodopera qualificata di cui hanno necessità”.

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