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Cos’è la Black Death, la presunta organizzazione criminale che agisce sul deep web

scritto da Alberto Muraro

La storia che vi stiamo per raccontare ai tratti del film horror, ma è purtroppo successa realmente, lo scorso luglio, non distante dal centro di Milano: una giovane e bellissima modella inglese, attirata vicino alla Stazione Centrale per un finto casting, è stata prima narcotizzata e successivamente sequestrata nel torinese per poi essere messa in vendita all’asta nel cosiddetto deep web per 300.000 dollari.

Il suo sequestratore, il britannico di origini polacche Lukasz Herba, ha fortunatamente deciso di consegnare la ragazza alle autorità ammettendo di essere il colpevole del rapimento: una volta scoperto che la donna era madre di un bimbo di due anni, l’uomo avrebbe infatti rilasciato la vittime in quanto la maternità era uno dei fattori che la escludeva dal poter essere inconsapevole protagonista di questo inquietante “gioco”, se così lo possiamo chiamare.

https://twitter.com/direttorealtro/status/893980362052968452

Secondo quanto dichiarato dal procuratore Paolo Storari, che ha lavorato sul caso, Herba si sarebbe definito uno dei rappresentanti della cosiddetta Black Death, un’associazione che agirebbe sul dark web e che porterebbe avanti una serie di attività criminali che vanno dagli omicidi, al traffico di armi e droghe ai rapimenti. Nonostante non sia chiaro se il rapitore della modella britannica si sia inventato tutto o faccia effettivamente parte dell’associazione, vale comunque la pena un breve approfondimento sul significato di deep web e sull’esistenza di Black Death.

Il deep web è in buona sostanza l’insieme delle risorse che non possono essere trovate online tramite i consueti motori di ricerca (come Google o Yahoo!): su questo tipo di siti si possono trovare contenuti fra i più svariati, dagli “innocui” file illegali ai ben più inquietanto portali per il traffico di sostanze illecite o, addirittura, di persone.

Nonostante non esistano dubbi sull’esistenza del deep web, non lo stesso possiamo dire su quella di Black Death: l’organizzazione, che in linea teorica si occupa anche di rapire essere umani per metterli all’asta online, proprio come successo alla modella inglese a Milano. Non esistono, almeno per ora, prove che determinino l’esistenza effettiva di Black Death (qui e qui due approfondimenti a riguardo): è infatti possibile che si tratti di una sorta di bufala legata ad un fenomeno emulativo che si potrebbe ricondurre, da certi punti di vista, ad alcuni celebri film come Hostel, Saw o The Human Centipede.

 

Che cosa ne pensate di questa inquientate storia?