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Wikipedia chiude? Ecco tutta la verità sulla normativa sul copyright

scritto da Alberto Muraro

Una manciata di ore fa (il 3 luglio scorso, per essere precisi) Wikipedia Italia annunciava in pompa magna l’oscuramento di tutte le sue pagine. La scelta, radicale e a tratti sconcertante, è legata alla nuova controversa normativa europea sul copyright, della quale il Parlamento Europeo discuterà il prossimo 5 luglio.

In base a quanto leggiamo sul nuovo banner apparso su una pagina qualunque di Wikipedia, la nuova normativa  dovrebbe mettere seriamente a rischio “la libertà di internet“. In estrema sintesi, secondo la versione italiana della nota enciclopedia online, le nuove norme in arrivo potrebbero mettere per sempre fine alla piattaforma e portare alla sua chiusura, in quanto i contenuti in essa inseriti da parte degli utenti sarebbero coperti da diritto d’autore e, di conseguenza, non utilizzabili in modo indiscriminato.

Tra le varie proposte contenute nella direttiva vi è infatti anche la possibilità, per gli editori, di chiedere il pagamento per l’uso di brevi frammenti di testo da parte dei siti web a scopo di lucro che ospitano contenuti pubblicati dagli utenti. Secondo questo principio, fra le altre cose, non sarebbe per esempio possibile condividere articoli sui social network senza l’autorizzazione (leggasi il pagamento) da parte dell’autore originale. Incredibile ma vero, le nuove leggi sul copyright potrebbero dunque porre fina anche all’esistenza di meme e gif online.

Ma è davvero così? In realtà no, e in questo senso, va detto, Wikipedia Italia ha fatto una grossa figuraccia. A pochissime ore dall’oscuramento delle pagine di Wikipedia, infatti, il profilo social ufficiale dell’Unione Europea in Italia ha tenuto a fare chiarezza. Qui sotto il post in cui viene, di fatto, smontata la teoria di Wikipedia Italia. Ecco dunque il dettaglio della normativa sul copyright.

Anche SIAE, che di diritto d’autore ne sa “qualcosa”, ha messo mano ai social per spiegare esattamente quanto sta accadendo.

Ad occuparsi del delicato tema, fra gli altri, è stato anche il Corriere della Sera. Il celebre periodico, in un articolo apparso quest’oggi, 4 luglio 2018, ha ribadito il non coinvolgimento di Wikipedia e ha parlato delle potenti lobby di Google e Facebook, le uniche che potrebbero a quanto pare venire effettivamente interessate.

 

Che cosa ne pensate di quanto accaduto a Wikipedia Italia? Secondo voi quali saranno le effettive conseguenze della normativa sul copyright?