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Esami di maturità 2010: la terza prova fa sempre paura

scritto da Alice Ziveri

Oggi termina la sessione delle prove scritte degli esami di maturità 2010. Più di 500.000 studenti italiani, dopo essersi cimentati con il tema e la seconda prova, si apprestano a compilare il famigerato quizzone. Introdotta del 1998, la terza prova si pone come fine quello di verificare la capacità dello studente di utilizzare ed integrare conoscenze e competenze relative all’ultimo anno di corso. Può presentarsi in una serie di forme diverse, e comprendere materie differenti a seconda delle scelte delle singole Commissioni.
Vediamo un breve riassunto della strutturazione della prova.

La struttura della prova

Le materie comprese non possono essere più di cinque, e in genere non sono meno di quattro. La scelta è fra quelle trattate nell’ultimo anno di corso, ed è a libero arbitrio di ogni Commissione; è d’obbligo l’inserimento della lingue straniere, se facente parte del programma di studi dell’ultimo anno.
Queste sono, schematicamente, le tipologie che possono presentarsi (alternativamente o cumulativamente)

Trattazione sintetica di argomenti significativi, anche a carattere interdisciplinare. In questo caso sarà indicato un numero massimo di righe parole; la proposta può anche essere in forma di breve testo, su cui poi vengono poste domande specifiche.

Quesiti a risposta singola, sempre con un limite massimo di righe/parole segnalato.

Quesiti ad opzione di risposta

Problemi a soluzione rapida, legati allo specifico indirizzo di studi

Analisi di casi pratici e professionali, particolarmente diffusa negli Istituti tecnici e professionali. Può coinvolgere più materie e deve assicurare risposte sintetiche.

Sviluppo di progetti, anch’essa pratica didattica largamente utilizzata in Istituti tecnici e professionali, può prevedere di attingere a diverse materie.

I quesiti, o ad ogni modo la parte dedicata alla verifica della lingua straniera, potrà svolgersi sia nella stessa che in italiano, a seconda da quando specificato dalla Commissione.  Nei licei linguistici, o comunque nel caso in cui l’ultimo anno di corso abbia previsto lo studio di due o più lingue straniere, di cui una già oggetto della seconda prova scritta, la parte linguistica della terza prova si concentrerà su una di quelle non esaminate in seconda prova.

Il tempo massimo previsto per la terza prova è di sei ore. Ma naturalmente anche qui giocheranno le decisioni di commissione, in relazione al tipo di prova sviluppata.
Il punteggio massimo, come nelle prime due prove scritte, è di 15/15, dove la sufficienza è di 10/15.