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Tredici: perché non fermarsi alla prima stagione è stata un’occasione persa

scritto da Roberta Marciano
tredici

Se ci seguite da quando la prima stagione di Tredici è andata in onda, sapete bene che abbiamo sempre affermato che una seconda stagione non sarebbe stata necessaria alla trama (figuriamoci una quarta!). La storia, tratta dal libro di Jay Asher, non prosegue oltre i fatti raccontati nella prima stagione che comunque contiene alcuni elementi che nel libro non esistono, come capita per qualsiasi adattamento cinematografico o televisivo.

La scelta di proseguire con una seconda stagione ci era sembrata azzardata, soprattutto perché il rischio di rovinare quel piccolo capolavoro che era stata la storia di Hannah Baker era molto alto. Un rischio che i produttori e Netflix hanno voluto cogliere a che purtroppo si è rivelato quello che ci aspettavamo: una catastrofe.

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Se la seconda stagione in qualche modo era ancora collegata alla prima e poteva servire come forma di chiusura per i personaggi per lasciarsi alle spalle quanto successo, dalla terza in poi diventa completamente un’altra serie. Il problema non sono solo gli argomenti trattati che sono interessantissimi e anzi dovrebbero essere presi più spesso in considerazione dalle serie teen, ma quanto più la loro effettiva realizzazione. La terza stagione risultava di per sé abbastanza problematica tra l’omicidio di Bryce, la morte di Monty e Clay Jensen e company che nascondono quanto ha commesso Alex ma, se vogliamo, la quarta è ancora peggio. Oltre a mancare totalmente di contenuto tratta un problema molto rilevante tra i giovani, come i disturbi mentali, in modo del tutto inappropriato. Clay sta affrontando qualcosa di veramente problematico e nessuno sembra volerlo o saperlo aiutare, neanche il suo terapista. La diagnosi è che soffra di ansia e depressione, ma dietro gli episodi maniacali e le visioni terrificanti sembra ci sia molto di più dietro.

Insomma, rovinare un gioiellino come è stata la prima stagione e una serie che poteva veramente aprire gli occhi a tante persone è stata un’occasione sprecata. Il modo di trattare questa serie come un qualsiasi teen drama ha rovinato la vera essenza di quello che era in primis il romanzo di Jay Asher.

Cosa ne pensate della serie Tredici?