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Summertime – Netflix: Recensione del nuovo teen drama italiano

scritto da Elisa Baroni
Summertime

Da oggi è disponibile su Netflix il nuovo teen drama italiano Summertime, liberamente ispirato a Tre metri sopra al cielo. Attorno a questa serie c’erano molto aspettative ma, come già successo con Baby, questa produzione italiana non ci ha purtroppo convinto fino in fondo. Ecco una breve recensione.

Guarda la nostra intervista ai protagonisti di Summertime:

Dopo una prima puntata che ci ha lasciato più o meno indifferenti se non quasi annoiati abbiamo deciso di continuare la visione e arrivare fino in fondo. Puntata dopo puntata abbiamo colto (o cercato di intuire) i riferimenti a Tre metri sopra al cielo. Il protagonista Ale (Ludovico Tersigni) così come Step ha la passione per le moto. A differenza di Step però che corre in gare clandestine Ale è un ex campione di Moto3 che dopo un brutto incidente non riesce più a essere quello di prima. 

In Summertime un tema importante e centrale è il contrasto genitori e figli. Il padre di Ale e anche suo manager non riesce a rassegnarsi che il figlio voglia smettere di correre. La protagonista femminile Summer ha un padre assente e una madre un po’sulle nuvole e inaffidabile. Un altro riferimento al film tratto dal romanzo di Moccia è il rapporto tra sorelle. Blu la sorellina di Summer va male a scuola è insicura e senza amici. L’unico riferimento è proprio la sorella maggiore. 

Pochi dialoghi interessanti e momenti vuoti

I personaggi secondari di Summertime e in particolare Dario e Amanda risultano i più interessanti. Portano avanti un’amicizia che li migliora entrambi e che è sincera e allegra. I dialoghi in generale risultano spesso troppo brevi e poco densi di significati. Abbiamo avuto un po’ la sensazione che le cose succedessero senza capire bene il perchè.

Un po’ triste ma abbastanza coinvolgente risulta la vicenda di Edo. Il migliore amico di Summer infatti è da sempre innamorato di lei che però dopo averlo illuso per un attimo lo lascerà. Il ragazzo prenderà una cotta per una turista in vacanza che però a Vicenza ha un ragazzo che la aspetta e che gli dice chiaramente che è stata solo una storia estiva.

Summertime di Netflix affronta anche la questione gender dato che è Amanda è lesbica. Per una produzione italiana non era scontato ed è forse un punto a favore della serie. In generale tutta la storia risulta piuttosto piatta o forse è il formato in otto episodi ad essere troppo lungo per la trama. 

E voi, avete già visto Summertime? Cosa ne pensate?