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Non ho mai 4: la recensione della serie Netflix

scritto da Chiara Giovannini
Non ho mai recensione

Dopo solo un anno d’attesa ecco che Netflix soddisfa i fan di Non Ho Mai. Oggi, solo su Netflix, debutta l’ultima stagione del dramedy young adult con vibes indiane. Abbiamo visto la serie in anteprima e sappiamo che la domanda più gettonata sarà la seguente: Non ho mai 4 merita? Realizzare una quarta stagione per la serie ha avuto senso oppure sarebbe stato meglio chiudere tutto con la terza? Scopriamolo insieme nella recensione senza spoiler. 

Non ho mai 4, avventuriamoci alla scoperta dell’ultima stagione della serie Netflix

Grazie a Netflix abbiamo visionato per voi lo show in anteprima e vi possiamo garantire che, se avete amato le stagioni precedenti, non potete perdere quella conclusiva. La serie merita! Inoltre, per rispondere alla domanda iniziale, per come gli sceneggiatori avevano strutturato la terza stagione una quarta era davvero necessaria.

Devi (Maitreyi Ramakrishnan) in questa nuova a ed ultima stagione della serie Netflix matura tanto, sotto tutti i punti di vista. È sempre stata molto insicura, non si piaceva e per certi versi nemmeno si accettava per come era. In Non ho mai 4 invece inizia ad amarsi davvero. Non cerca di cambiare se stessa per piacere agli altri ma comprende che può conquistare amici e fidanzato per come è davvero. Cresce tanto anche il rapporto di Devi con la madre, con la nonna e la cugina Kamala, le due ora sono praticamente sorelle.

Team Ben o Tem Paxton?

Si, finalmente Devi sceglie uno tra Paxton e Ben. La faida ha quindi fine! La scelta, a mio avviso, è davvero scontata dopo la terza stagione ed al tempo stesso a me pare in controtendenza rispetto agli obbiettivi iniziali dello show. 

Ben (Jaren Lewison), in fin dei conti, resta coerente con il suo personaggio. Forse risulta essere il personaggio che è cresciuto di meno tra tutti. Paxton (Darren Barnet) invece è l’esatto opposto. Come Devi, Paxton ha fatto un cammino di crescita incredibile. A conti fatti è il personaggio con la miglior evoluzione della serie. Nella quarta stagione, purtroppo, è molto marginale a causa di scelta di trama e viene quindi sfruttato davvero poco ma è sempre un piacere vederlo sullo schermo. 

Il nuovo boys interpretato da Michael Cimino è solo utile per un micro pezzetto della serie e poi scompare senza più farsi vivo. Comprendo la scelta di inserire un nuovo contende nella stagione finale della serie allo scopo di sbloccare Devi, ma risulta essere un personaggio davvero piatto.

Gli episodi di Non ho mai 4 restano super scorrevoli e la serie si divora davvero in un giorno. Grande spazio, come sempre, alle tradizioni ed alle usanze indiane e grande rappresentazione della comunità LGBTQ+.

Non ho mai 4: i punti dolenti

In tutto ciò però, purtroppo, è presente un MA: come vedrete lo show si concentra in questa stagione sulla scelta del college e sull’invio delle domande. La situazione di Devi è davvero surreale per non dire impossibile. Se conoscete Devi saprete quanto è brava a scuola, quanto i suoi voti sono eccellenti, quindi come cavolo è possibile che…. Non faccio alcuno spoiler ma capirete perfettamente durante la visione. Al tempo stesso assurda + la quasi totale assenza del fidanzato di Kamala.

Nel complesso, a show concluso, straconsiglio la serie. Io l’ho amata e sul finale mi sono quasi commossa. Non vi nego che mi mancherà tanto e sarà davvero difficile lasciare anche il personaggio di Devi. Chissà se Netflix deciderà di sviluppare potenziali spin-off. Non ci resta che attendere e sperare, oppure possiamo sempre fare un rewatch di Non ho mai.

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