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Coronavirus e scuola: chi non indossa la mascherina sarà sospeso?

scritto da Alberto Muraro

Il prossimo 14 settembre, finalmente, in (quasi) tutta Italia riapriranno le scuole. Lasciato alle spalle lo spettro del lockdown, gli studenti torneranno in classe e, per la prima volta, dovranno rispettare le norme anti Coronavirus.



Già, perché fino a che non si troverà un vaccino, dovremo purtroppo convivere con questo maledetto Coronavirus. Per fortuna, la convivenza con il virus passerà da poche semplici regole che con la collaborazione di tutti sono facili da attuare.

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Come vi avevamo spiegato qui su Ginger Generation, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni ci sono delle linee guida piuttosto precise. Il Comitato Tecnico Scientifico invita tutti alla prudenza e all’uso delle mascherine, soprattutto nei momenti in cui è difficile garantire il distanziamento. Questo è per esempio il caso dell’entrata e dell’uscita dagli istituti, che sarà comunque contingentata per evitare assembramenti.

E in classe? In linea teorica dovrebbe valere il principio per cui, con il metro di distanza, gli studenti non dovrebbero avere bisogno di indossare le mascherine. Questo principio cambia nel caso di classi troppo strette, dove è indicato e consigliato indossare la mascherina per evitare il contagio da Coronavirus. Non c’è in ogni caso l’obbligo di indossarla se il metro di distanza è garantito.

Ecco quello che ha dichiarato il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina a riguardo:

A scuola si va con la mascherina. Ma poi dividiamo due momenti! I momenti dinamici dove ci sono rischi concreti per i nostri studenti di poter avere contatti più ristretti a meno di un metro di distanza, e momenti invece statici, cioè in cui lo studente è fermo. Penso per esempio ad una lezione, ascolta il docente, ha una distanza di almeno un metro dagli altri studenti. In quel momento statico la mascherina che è obbligatoria negli altri momenti può essere naturalmente abbassata.

E se uno studente decidesse di non indossarla proprio? Secondo quanto riportato da Repubblica e da TgCom, ci sarebbero alcuni presidi pronti ad affidarsi allo strumento della sospensione per lo studente.

coronavirus

C’è ad esempio la preside dell’istituto tecnologico “Volta” di Perugia che, in caso di mancato rispetto della regole, avrebbe previsto anche un voto più basso in condotta e anche l’eventuale sospensione.

Della stessa opinione anche Nicoletta Puggioni del polo tecnico “Devilla” di Sassari. Ecco cosa ha dichiarato la dirigente:

Non indossare la mascherina è un atto intollerabile che può danneggiare gli altri, i ragazzi devono capire l’importanza di questa norma anti Coronavirus. E dunque prevediamo l’allontanamento dalla scuola per chi non le indossa”.

La misura tuttavia non è condivisa da tutti. Per esempio, Domenico Squillace, preside del liceo scientifico “Volta” di Milano, a riguardo ha commentato:

Se imbocchiamo la strada delle punizioni non andremo da nessuna parte. Serve un’opera di convinzione e di condivisione, siamo una comunità.