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Ultimo contro il video Sì sì Vax: le sue parole e il nostro commento

scritto da Giovanna Codella
ultimo - tutto questo sei tu

Ultimo si schiera contro il Sì sì vax, un video realizzato da tre importanti virologi italiani per convincere gli ancora titubanti a vaccinarsi.

Sia ben chiaro che l’artista non si è espresso contro il contenuto del video ma piuttosto contro la forma con cui è stato presentato.

 

Matteo Bassetti, Andrea Crisanti e Fabrizio Pregliasco sono intervenuti ieri in una trasmissione radiofonica cambiando il testo del popolare Jingle Bells con un messaggio sull’importanza dei vaccini, soprattutto in vista delle festività natalizie.

Il risultato, finito in men che non si dica in pasto ai social, sembra che per ora che abbia avuto come effetto principale quello di suscitare ilarità, anche da parte di chi si è vaccinato. Ecco qual è stata la reazione di Ultimo:

“Lasciate che a cantare e a tornare sul palco siano i cantanti e tutti quelli che lavorano con noi. Sono due anni che molti di noi non possono fare il proprio mestiere. Tornate negli ospedali a fare il vostro lavoro. Smettetela di andare in tv a fare i pagliacci e le star”.

Cosa ne pensiamo? Almeno in parte siamo d’accordo con Ultimo. Nel senso che la clip forse non fa altro che sollevare perplessità sulla serietà della scienza da parte di chi ne ha già sviluppati (a torto o a ragione) nel corso della sua vita.

Il contenuto passa del tutto in secondo piano rispetto allo spirito ironico del video, dimostrando che gli esperti in questione non conoscano bene la psicologia dei no-vax o dei semplici indecisi, sembra infatti che si stiano rivolgendo a dei bambini.

Non che virologi ed esperti debbano improvvisamente eclissarsi per tornare a fare esclusivamente il loro lavoro in ospedali e laboratori. Sarebbe impensabile tornare ai tempi pre-pandemia e rinunciare al loro ruolo, cruciale nell’informare correttamente sulla crisi sanitaria in atto.

Tuttavia, probabilmente non è questa la modalità con cui convincere le persone a vaccinarsi. Crediamo fermamente che scienza ed arte debbano aiutarsi reciprocamente, ma a condizione che entrambe conservino intatta la loro credibilità.