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Uefa Euro 2016: la curiosa storia di “popopo”, l’inno dei tifosi dell’Italia

scritto da Alberto Muraro

L’Italia ha appena trionfato agli ottavi di finale di Uefa Euro 2016 sulla Spagna, battendo gli iberici con un 2 a 0 che nessuno si sarebbe davvero mai aspettato: i tifosi nostrani, dagli spalti dello Stadio di Saint Denis di Parigi a quelli ben più modesti delle decine di piazze che hanno ospitato la diretta, si sono messi come sempre ad intonare il motivo che, ormai da anni, è il nostro marchio di fabbrica negli stadi. Ma lo sapete come si chiama davvero la canzone e come è diventata così celebre per il mondo del calcio italiano?

Il pezzo originale è magnifico, intitola Seven Nation Army ed è degli White Stripes, band indie-alternative purtroppo scioltasi qualche anno fa: la canzone è diventata un tormentone nel 2005, quando i tifosi romanisti durante la partita Roma-Bruges si misero a prendere in giro un commentatore belga che aveva canticchiato il motivetto per gioire del momentaneo pareggio della sua squadra (che, alla fine, perse). Di lì il pezzo, reinterpretato come semplice “popopo” divenne famosissimo, anche grazie all’interpretazione sul palco di Sanremo 2006 del calciatore Francesco Totti. Il resto, è storia.

L’inno dei tifosi italiani dagli spalti ottenne una popolarità incredibile durante i Mondiali di Calcio 2016, che videro trionfare la Nazionale degli Azzurri, anche perché venne percepito da tutti come un brano portafortuna per i risultati delle partite in corso. Un’ultima curiosità: il brano originale recita, nel testo, “li batterò tutti, un esercito di 7 nazioni non potrà trattenermi” e in quella straordinaria occasione l’Italia vinse battendo proprio 7 squadre! Interessante vero?

Qui sotto potete vedere il video di Seven Nation Army e leggerne il testo e relativa traduzione: che ne pensate della storia dell’inno dei tifosi italiani?

 

Testo

I’m gonna fight ‘em off
A seven nation army couldn’t hold me back
They’re gonna rip it off
Taking their time right behind my back
And I’m talkin’ to myself at night
Because I can’t forget
Back and forth through my mind
Behind a cigaretteAnd the message comin’ from my eyes says, “Leave it alone.”Don’t wanna hear about it
Every single one’s got a story to tell
Everyone knows about it
From the Queen of England to the hounds of hell
And if I catch it comin’ back my way
I’m gonna serve it to you
And that ain’t what you want to hear
But that’s what I’ll doAnd the feeling coming from my bones says, “Find a home.”

I’m going to Wichita
Far from this opera for evermore
I’m gonna work the straw
Make the sweat drip out of every pore
And I’m bleeding, and I’m bleeding, and I’m bleeding
Right before the lord
All the words are gonna bleed from me
And I will think no more

And the stains comin’ from my blood tell me, “Go back home.”

Traduzione

Li scaccerò via
Un’’armata di sette nazioni
non riuscirà a trattenermi
strapperanno via tutto
prendendosi il loro tempo
per attaccarmi alle spalle
e la notte parlo da solo
perché non posso dimenticare
il via vai nella mia testa
dietro una sigaretta
e il messaggio che arriva dai miei occhi
dice: “lascia perdere”

Non ne voglio sentir parlare
ognuno ha una storia da raccontare
ognuno la conosce
dalla Regina d’Inghilterra ai segugi dell’’inferno
e se lo prendo mentre torna
per la mia strada, te lo servirò
e questo non è ciò che vuoi sentire,
ma è quel che farò
e quel che sento nelle ossa
dice: “trova una casa!”

Sto andando a Wichita
lontano da quest’’opera, per sempre
andrò a lavorare la paglia
farò grondare sudore da ogni poro
e sto sanguinando, e sto sanguinando,
e sto sanguinando…
proprio davanti al Signore
tutte le parole sanguineranno da me
e non penserò più
e le macchie del mio sangue
mi dicono: “torna a casa!”