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Coronavirus e scuola: cosa succede se si trova un positivo in classe?

scritto da Alberto Muraro
sergio mattarella

Il prossimo 14 settembre (se tutto va bene) migliaia di studenti italiani potranno finalmente tornare a scuola. Dopo mesi passati rinchiusi in casa a seguire le lezioni a distanza causa Coronavirus, i ragazzi avranno finalmente la possibilità di rivedersi dal vivo.

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scuola coronavirus

Ovviamente, il Comitato Tecnico Scientifico continuerà a monitorare la situazione epidemiologica da qui ai prossimi mesi. Non è infatti da escludere, purtroppo, la possibilità di altri lockdown localizzati e creazione di zone rosse e quarantene ad hoc.

Questa prospettiva è esattamente quella che prospetta anche per la scuola. Considerato che fino a che non verrà trovato un vaccino non potremo dirci a rischio zero, cosa succederà se in una scuola si scoprirà un caso positivo?

Cosa succede se nella mia classe ci sarà un positivo al Coronavirus?

Nelle scorse settimane il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato un importante protocollo d’Intesa per il rientro in aula. Al suo interno troviamo tutte le regole previste dalla scuola per la gestione di eventuali criticità.



Repubblica, inoltre, ha nelle scorse ore diramato una serie di informazioni relative a quello che potrebbe succedere se in una classe ci fosse un positivo. Ecco cosa leggiamo sul quotidiano:

Se un giovane sta male a lezione si avverte il referente scolastico, che telefona subito ai genitori. Intanto l’alunno viene portato nella stanza di isolamento che va allestita in ogni scuola. Se ha più di sei anni deve indossare la mascherina chirurgica e con lui deve restare un adulto, sempre con mascherina e a distanza. Si disinfetta la stanza appena i genitori portano fuori il figlio. A loro spetta chiamare il medico di famiglia, o il pediatra, che a sua volta avverte la Asl, chiedendo il tampone.

Nel caso in cui lo studente fosse trovato positivo al tampone del Coronavirus:

coronavirus

I contatti stretti individuati “saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato”. La Asl deciderà se fare uno screening al personale scolastico. La classe, o parte di essa, dovrà restare a casa e scatterà la didattica a distanza, che sarà attivata anche se la quarantena riguarda uno o più docenti.