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Berlusconi: le scuole pubbliche non trasmettono i valori della famiglia

scritto da admin

Il premier Berlusconi nei giorni scorsi, parlando della scuola pubblica, ha utilizzato una combinazione di parole infelice: “Gli insegnanti delle scuole pubbliche inculcano idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie”. La preoccupazione del presidente del consiglio pare essere quella che i giovani che frequentano scuole non private ricevano un “indottrinamento” verso ideali faziosi o lontani dai valori della famiglia. Il verbo “inculcare” la dice lunga, so bene cosa vuol dire ma guardo sul dizionario per sicurezza. Non c’è niente da fare significa proprio: introdurre a forza. Quindi gli insegnanti, secondo quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio introducono a forza nelle menti dei ragazzi concetti diversi da quelli che i loro genitori vorrebbero trasmettere.

Gli insegnati protestano: a scuola non si inculca si educa

Un coro di proteste si eleva dal mondo accademico, insegnati e docenti delle scuole pubbliche commentano questo schiaffo alla propria professionalità. Tutti ricordano che il dovere di un insegnante è quello di educare i ragazzi alla conoscenza, al rispetto per gli altri, alla critica costruttiva e al confronto. L’indignazione aumenta per quel celato sospetto di propaganda che renderebbe i professori rivoluzionari travestiti da educatori.

Predica bene razzola male

Quello che fa più male agli insegnanti è che il giudizio pesante come un macigno arriva da un pulpito non proprio esemplare, sia a livello morale che professionale. E’ cronaca fin troppo recente il caso Ruby, i dissidi ormai permanenti anche all’interno del suo stesso partito, il divorzio. Se è vero che nelle scuole pubbliche non si trasmettono i valori della famiglia ci si domanda cosa possano imparare i ragazzi dai vertici istituzionali. Non si parla solo del premier ma di tutta la classe politica in generale che non sta fornendo buoni esempi per nessuno non solo per i giovani.

La difesa del Ministro Gelmini

In difesa del presidente Berlusconi scende in campo il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. Spiega che con le sue parole il premier intendeva schierarsi a favore di valori sacrosanti come la famiglia tradizionale (no adozioni per i single e per coppie gay) e il diritto di scegliere per i propri figli il tipo di educazione che ritengono opportuno.

Personalmente ho sempre distinto i miei insegnanti in “severi” e “bonaccioni” non mi sono mai accorta se fossero comunisti, ecologisti, guerrafondai, divorziati, omosessuali, religiosi, pidocchi o scialacquoni. Ho sempre solo visto persone che hanno insegnato la propria materia cercando di trasmettere interesse in noi adolescenti alle prese con i brufoli, le cotte e i sogni sul futuro.

Cari lettori cosa ne pensate? Come sono i vostri insegnanti? Siete d’accordo che i veri valori si possano trovare solo all’interno delle scuole private? Vi sentite vittime di una propaganda occulta mentre siete sui banchi di scuola? Non esitate ad esprimere il vostro pensiero! Anche questa è libertà!