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Curriculum vitae: il miglior biglietto da visita

scritto da admin

È come se fosse un biglietto da visita, forse il più importante biglietto da visita che possiamo presentare. Il curriculum vitae rappresenta la nostra carriera scolastica e professionale ed è fondamentale saperlo scrivere in modo molto chiaro, perché prima ancora di parlare direttamente con noi, il nostro eventuale datore di lavoro si baserà su quello per fare la sua scelta. Il cosiddetto “scheletro”, ovvero il formato europeo del curriculum che viene richiesto, si trova su internet, basta solo scaricarlo o eseguire un semplice copia e incolla dal web e portarlo su una pagina Word per poterlo compilare con i propri dati. Innanzitutto, i dati anagrafici: sono la parte più semplice del curriculum ma non per questo meno importante perché contengono le informazioni necessarie per contattarci, e constano di una nostra foto (di solito se ne preferisce una che prenda il viso e le spalle al massimo), nome e cognome, data di nascita, comune di nascita e di residenza, numero di cellulare e indirizzo mail. Seguono i titoli di studio ottenuti, che vanno inseriti uno di fila all’altro, dal più alto in poi; normalmente, il modo più semplice, seguendo le indicazioni del fac-simile, consiste nell’inserire quale titolo si è ottenuto (laurea, diploma, ecc), presso quale istituto, in che anno e con quale votazione.

Fatto ciò, si può passare all’esperienza professionale, secondo i criteri precedenti, cioè dall’impiego più recente a quello più lontano nel tempo. Ora, non è detto che questa parte consista necessariamente in un lungo elenco d’impieghi, può essere che sia la prima volta in assoluto che scrivete il vostro curriculum e magari non vi siete ancora affacciate al mondo del lavoro. In ogni caso, sono assolutamente bandite le bugie, non tanto perché qualcuno vada poi a controllare se effettivamente avete svolto il lavoro che avete inserito, ma perché, se la scelta cadesse su di voi, è probabile che questo accada data la vostra esperienza lavorativa e quindi dovreste poi dimostrare di averla, in effetti, questa esperienza. All’interno delle esperienze professionali s’inserisce tutto, dall’impiego sotto contratto e retribuito, a un eventuale impiego come babysitter o di sostegno allo studio e il modo è sempre lo stesso: cosa, dove e per quanto. A questo punto, s’inseriscono le conoscenze linguistiche: quante lingue conoscete e a che livello; anche in questo caso non conviene “bluffare” affermando di conoscere una lingua in modo ottimo quando non è così perché spesso si viene messe alla prova e fareste una gaffe tremenda; normalmente i livelli sono ottimo, discreto, buono e sufficiente ( dall’ottimo, che sarebbe un alto livello di comprensione sia scritta che orale, al sufficiente, ovvero il livello da studio scolastico). Infine, le eventuali competenze acquisite, ad esempio quelle informatiche/tecnologiche oppure la partecipazione a corsi di specializzazione o formazione che riteniamo utili per un determinato impiego.

Detto questo, buona fortuna ragazze!