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After 2: la recensione del film che sta trascinando il box office

scritto da Federica Marcucci
after 2 hardin e tessa

Uscito la scorsa settimana nei cinema italiani, After 2 si sta rivelando una vera e propria sorpresa per il box office di casa nostra. Il secondo capitolo tratto dalla saga di romanzi di Anna Todd sta riportando al cinema tantissimi spettatori: una boccata d’ossigeno per il cinema che purtroppo sta ancora soffrendo della situazione Covid.

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Anche noi abbiamo visto After 2 e ve ne vogliamo parlare nella nostra recensione. 

Dopo il cliffhanger del primo episodio, ci rendiamo presto conto che la storia d’amore tra Tessa (Josephine Langford) e Hardin (Hero Fiennes Tiffin) è finita. Lei non ha perdonato la bugia di lui. Decisa a rifarsi una vita, Tessa inizia a lavorare ma non è serena. La mancanza di Hardin si sente e i due riprendono a frequentarsi, senza mai mettere troppo in chiaro le cose.

Nonostante stiano bene insieme succede sempre qualcosa che fa precipitare tutto, come se i due fossero perfetti l’uno per l’altra ma incapaci di stare insieme. Nella confusione generale ci si mette anche l’arrivo di Trevor (Dylan Sprouse), nuovo collega di Tessa.

E poi?

After 2 ci regala comunque un happy ending momentaneo, facendoci però capire che i due protagonisti dovranno attraversare varie fasi della propria vita per arrivare a una maturità tale da consentire loro una relazione serena.

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E infatti se dobbiamo muovere una critica al film tutto parte proprio da questo. Nonostante After 2 sia godibilissimo e piacerà senz’altro al pubblico, propone un’ideale di relazione troppo fuori dalla realtà ma col rischio di essere vista come ideale.

Certo, l’idea che “amor vincit omnia” non è una novità, anzi. Per certi versi è anche bello pensare di essere invincibili quando si ama tanto qualcuno. Il grande errore di After è però quello di calcare un po’ troppo la mano sul fatto gli errori, l’immaturità e le mancanze dei protagonisti possano essere risolte non tanto con una reale crescita come individui, ma in nome di un sentimento.

Anche se può sembrare poetico, per certi versi è sbagliato proprio perché After punta a essere una storia verosimile. In realtà non è così perché i personaggi non sono poi così sfaccettati. Tessa e Hardin si amano, sì, ma fanno cose senza soluzione di causa.

Peccato perché gli attori sono bravi e secondo noi sarebbero stati in grado di gestire un’introspezione psicologica più approfondita. Ma chissà, magari vedremo qualcosa di più adulto nei prossimi capitoli!

Avete già visto After 2, che cosa ne pensate?