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Videogame: attenti alla postura!

scritto da admin

Trascorrere troppo tempo ai videgiochi può avere ripercussioni sulla postura e provocare danni, anche seri, a muscoli e colonna verticale. Le categorie più a rischio sono quelle di bambini e adolescenti: abusando dei videogame si tende ad assumere una posizione innaturale che può causare problemi, soprattutto nelle fasi della crescita.

A lanciare l’allarme è Alessandro Beraldi, odontoiatra di Milano specializzato in Posturologia e Gnatologia clinica e consulente del reparto di Posturologia Sportiva dell’Università Bicocca: «Il 40% dei miei pazienti posturali ha meno di diciotto anni e, tra questi, una percentuale sempre maggiore si rivolge a me per i danni da videogioco: nel 10 % dei casi il videogioco è fattore primario, in un altro 25% i videogiochi, il computer, la televisione, la vita sedentaria in generale sono un cofattore di assoluta importanza».

I dati
La situazione riscontrata rispecchia quanto si sta verificando a livello nazionale: secondo una recente indagine dell’Istat (dicembre 2007) sono sempre di più i ragazzi nell’età della crescita che si appassionano ai giochi elettronici.

Il 71% delle famiglie con almeno un minorenne possiede il personal computer, senza contare chi usa consolle diverse. Si stima che bambini e ragazzi che usano il pc siano quasi tre milioni, con un picco di utilizzo tra i 15 e i 19 anni (oltre il 77%). Per quanto riguarda le attività praticate, si registra un incremento significativo di chi lo usa per giocare o scaricare giochi, immagini, musica (dal 32,3% del 2006 al 39,9% del 2007). Il collegamento al web per questi utilizzi è particolarmente diffuso tra le persone tra i 6 e i 24 anni (oltre il 57%).

La posizione tipica
Combattere mostri e guerre virtuali, guidare macchine e vincere campionati stando rigorosamente seduti davanti a un monitor, porta ad assumere una posizione caratteristica e facilmente riconoscibile: testa protesa, iperlordosi (ossia un’eccessiva curvatura) del collo e mandibola indietro. «A lungo andare questo comportamento cronicizza le alterazioni della curvatura della colonna, provoca dolori muscolari, è causa di problemi di occlusione della bocca –afferma Beraldi-.

Per questo è importante correggere i disturbi con degli attivatori che modifichino lo schema posturale ed occlusale, aiutando anche ad educare alla respirazione». La terapia, che è piuttosto impegnativa in quanto prevede un comportamento attivo del paziente, è risolutiva, ed è vivamente consigliata per i ragazzi: fino a 10 anni, si ottengono risultati definitivi in breve tempo (sei mesi), mentre più si va avanti con l’età più i tempi si dilatano.

Quando il processo di crescita finisce, invece, i benefici, anche se evidenti, possono essere solo parziali e spesso gli adulti devono accontentarsi di un bite, terapia veloce e non faticosa, che si limita però a tamponare il danno posturale.

Danni da videogame
Nel 2004 gli scienziati del Karolinska Institute avevano puntato il dito contro l’industria dei videogiochi e del divertimento in genere, considerata colpevole di incollare i giovani su una sedia togliendo tempo all’attività fisica. Secondo i ricercatori svedesi, inoltre, i videogame violenti, i più gettonati dai ragazzi, potevano indurre a comportamenti aggressivi e a volte criminali. Adesso si mette in evidenza che le ore perse davanti al computer non solo possono causare danni alla linea e alla vita sociale, ma anche al fisico.

Posizione corretta
1) monitor: posto in modo che la linea orizzontale degli occhi corrisponda all’inizio della pagina di lavoro.
2) schienale: dotato di supporto lombare e dorsale adeguato a mantenere le curve fisiologiche della colonna vertebrale;
3) piano della scrivania: posto all’altezza dei gomiti quando il braccio risulta perpendicolare al terreno;
4) altezza della sedia o poltroncina: tale che le ginocchia formino un angolo di circa 90° tra coscia e gamba. Una leggera inclinazione del piano di appoggio orizzontale in avanti favorisce la posizione eretta del busto;
5) piedi: poggiati al suolo su tutta la pianta. Se necessario utilizzare un poggiapiedi di altezza adeguata. 

Al posto della sedia potete anche usare uno sgabello ergonomico, che costringe ad una posizione del busto corretta, rispettando le curve fisiologiche della colonna vertebrale. Un limite nell’utilizzo di questo attrezzo può essere la eventuale la presenza di problemi articolari alle ginocchia.

Posizione non corretta
1) gambe: posizionate troppo indietro o troppo in avanti rispetto alla perpendicolare al terreno. Inoltre gambe incrociate, accavallate, ecc.;
2) busto: inclinato in avanti o indietro dove le spalle si allontanano dalla perpendicolare rispetto al bacino.

Fai un test per scorprire se la tua postura è corretta

Se avete domande da rivoilgere al Dottor Berardi potete contattarlo a questo link:
www.studioberaldi.net

Immagini:
1: Flickr.com
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