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My Mind & Me: la recensione dello struggente documentario di Selena Gomez

scritto da Roberta Marciano
selena gomez my mind and me

Mi sono seduta a pensare quale fosse il modo migliore per rendere giustizia a un documentario complesso in tutte le sue sfaccettature. Perché non c’è nulla di banale in quello che è il racconto degli ultimi 6 anni della vita di Selena Gomez.

My Mind & Me non è solo un racconto della sua vita ma, punta a essere anche il racconto dei problemi degli altri. Parla di sé e indirettamente lo fa anche di tutte le persone che, come lei, affrontano nella vita diagnosi simili.

Con le sue contraddizioni e, talvolta, scomodo per lo spettatore, Selena racconta in modo vivido le sue sofferenze. Lo fa ripercorrendo i momenti difficili, che hanno preceduto il suo crollo mentale e il successivo trapianto di rene. Un continuo back and forth tra il 2016 e il 2019, che dà una panoramica anche sugli ultimi due anni e sulla sua rinascita come persona.

Più che parlare dei suoi problemi, Sel ci fa vivere i suoi problemi. Ci sbatte in faccia le più oscure elucubrazioni della sua mente.  Ci sbatte in faccia i suoi alti e bassi. Ci sbatte in faccia la sua malattia e il suo disturbo bipolare. E la percepisci in ogni scena. Percepisci la fatica che affronta ogni giorno. Una fatica fisica ma, soprattutto mentale.

Ascolta il nuovo singolo di Selena Gomez – My Mind & Me

selena gomez my mind & me

Quello che abbiamo scoperto (e perché ci fa bene saperlo)

Sapevamo già che nella vita di Selena ci sono stati tanti alti e bassi. Quello che non sapevamo e le volte in cui lei stessa ha pensato di non farcela. A quante volte ha pensato di dire basta e mollare veramente. Parla apertamente di come il suicidio sia stato un pensiero nella sua vita. Un pensiero che ha preso sempre più spazio nella sua mente proprio durante il suo Revival Tour, poi sospeso per permetterle di entrare in una clinica psichiatrica.

Una Selena che era irriconoscibile per gli altri e in cui, forse, neanche lei si rivedeva più. Sin dai primi frame di questo documentario vediamo una ragazza che vive una forte pressione. Il senso di non essere abbastanza, di non essere brava, di non fare le cose come gli altri si aspettano. Di non avere una sua identità che esiste solo in funzione di altri. Una pressione che è lei stessa a cucirsi addosso, come un vestito decisamente troppo stretto.

Non si risparmia commenti negativi su di sé o su ciò che la circonda. E ancora oggi non è una strada facile. Il disturbo bipolare, le cure mediche e la terapia l’hanno aiutata a superare il momento più difficoltoso.

Momenti contornati da attacchi psicotici, voci nella testa e cose che terrorizzano chi le vive. Come già cantato nel singolo My Mind & Me, lei e la sua mente non vanno molto d’accordo a volte ma, sta imparando a conviverci e ad amare la vita.

Cosa ci lascia My Mind & Me

Nei momenti più pesanti, Selena affida molto della sua guarigione al prendersi cura degli altri. Sensibilizzare su questi temi. Lo ha fatto incontrando persone con particolari necessità in Kenya e lo fa, oggi, con il suo Rare Fund che si occupa di raccogliere fondi per un progetto dedicato alle malattie mentali. Ha vissuto le storie intorno a lei, di persone che hanno avuto le sue stesse difficoltà.

Una cosa che colpisce più di tutte è il coraggio che trova per andare avanti. In una parte del documentario dichiara:

“Non mi interessa essere super famosa. Vorrei avere solo una vita normale. Ma ho questa piattaforma incredibile e non posso non usarla per mettere in luce questi problemi e aiutare gli altri.”

Ed è proprio questo che la rende una celebrità diversa dalle altre: saper sfruttare la sua visibilità a vantaggio di chi questo vantaggio non lo ha.

My Mind & Me Ci lascia una profonda comprensione di quello che sono le malattie mentali, con la consapevolezza che c’è ancora tanto da fare e migliorare. Basta iniziare da qualche parte.