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Ermal Meta ospite a Giffoni 2023: “Siete più coraggiosi voi dei giovani di 40 anni fa”

scritto da Chiara Giovannini

Ermal Meta è stato ospite dell’edizione 2023 del Giffoni Film Festival ed ha parlato a cuore aperto ai tanti giovani presenti in sala. Meta non ha chiacchierato solo di musica ma ha lanciato tanti spunti di riflessione su temi caldi che passano dall’attualità alla politica, fino all’importante ruolo che giocano i giovani nel futuro che verrà.

Ermal Meta al Giffoni 2023: ecco le parole del cantante

La masterclass che Ermal Meta si è svolta oggi, lunedì 24 luglio all’interno della Sala Blu – Impatto Giovani e le sorprese sono iniziate subito: i giffoner hanno fatto un regalo al cantante accogliendolo in sala cantando con lui un piccolo estratto di ‘Piccola anima’ alla chitarra

Meta ha dichiarato “Chi scrive è una porta, che si lascia attraversare dalle idee. Purtroppo questa porta a volte può chiudersi, fino a quando non arriva un’idea talmente forte da sfondarla.” Ermal Meta ha raccontato ai ragazzi del suo periodo di crisi, che l’ha portato a non riuscire più a comporre nuova musica. Così al posto delle parole accompagnate con accordi il cantante si è cimentato nella scrittura del suo primo romanzo, “Domani e per sempre”, edito da La Nave di Teseo. “Sono molto critico con me stesso. Quando non sento la forte pulsione che mi spinge a scrivere tendo a rimanere in silenzio. Sentivo comunque l’esigenza di continuare a creare, ormai non so fare altro. Nel 2020 ho così cominciato a scrivere questo romanzo, facilitato dal lockdown, in cui la musica s’è fermata per tutti”.

Ecco la trama di Domani e per sempre

Kajan ha avuto una fortuna rara, un talento indiscusso per il pianoforte, e una sfortuna tragica: nascere nel corso della Seconda Guerra Mondiale, in Albania. E il 1943 e Kajan vive in una fattoria con la famiglia e con suo nonno Betim nella campagna albanese. I suoi genitori sono partigiani e sono sulle montagne a combattere contro i nazisti. L’esistenza di Kajan scorre in qualche modo al riparo dalle atrocità belliche, fino a che un giorno un disertore tedesco di nome Cornelius bussa alla loro porta, cercando rifugio. Il soldato è un abile pianista e il piccolo Kajan decide di approfittarne per imparare; si rivela un allievo disciplinato e talentuoso, e sviluppa un rapporto di affetto viscerale con il soldato, Poco prima della resa dei tedeschi, una truppa di nazisti invade la fattoria. I tre ascoltano impotenti gli spari, nascosti in una botola sotterranea. La tensione cresce fino a quando i tedeschi non scoprono il loro nascondiglio: è lì che Cornelius esce fuori senza esitazione e ancora una volta, uccidendo i suoi connazionali, salva la vita di Kajan. Betim, però, è rimasto mortalmente ferito dagli spari. È la notte della liberazione dell’Albania. Cornelius ha la possibilità di tornare a casa, in Germania, con l’aiuto di Selie, la madre di Kajan, leader di un comando di partigiani che ha molto peso nel partito. Quindici anni dopo circa, Kajan è divenuto uno stimato professore di musica, a soli 20 anni, per merito del suo prodigioso talento. Ama, ricambiato, una sua alunna di nome Elizabeta. Ma c’è un problema, accentuato dalla figura della rigida e irreprensibile madre Selie, ormai elevata agli alti ranghi del novello regime comunista: Elizabeta è la figlia di un traditore. La guerra che Kajan pensava finita sta per iniziare in una nuova forma con nuovi nemici.

Il testo di Meta è stato proposto da Furio Colombo al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione: “Mi ha molto colpito Domani e per sempre (La Nave di Teseo), esordio narrativo del cantautore Ermal Meta che oggi ha 41 anni e arrivò in Italia dall’Albania quando ne aveva 13. Il protagonista si chiama Kajan ed è un ragazzo che vive in una fattoria con il nonno, mentre i genitori partigiani sono sulle montagne a combattere i nazisti. La sua vita cambia il giorno in cui arriva un disertore tedesco, che si rivela un bravo pianista e introduce il ragazzo all’arte della musica. Mi ha anche colpito che un giovane uomo come Ermal Meta, ormai affermato e di successo, abbia deciso di confrontarsi seriamente con la storia.”

Ermal ci ha parlato anche di fallimento dichiarando: Dopo tutti questi anni ho sempre paura di fallire, ma è umano. Quando ho iniziato a scrivere le prime canzoni le facevo ascoltare ai miei amici ma nessuno le comprendeva. Da parte mia c’era la paura di mettermi a nudo e quindi cercavo di nascondermi nei testi, che erano incomprensibili. Poi ho iniziato ad aprirmi e a dire la verità, ed è questa che cattura le persone, sempre”.

Infine dalle accuse di plagio al Festival di Sanremo 2018, in cui vinse insieme a Fabrizio Moro con ‘Non mi avete fatto niente’, fino ad arrivare al futuro che i giovani cercano di costruire: “Non fatevi fregare dall’infelicità degli altri. Non fatevi fregare dagli adulti che dicono che questa generazione non vale quanto quella di allora, perché loro non si trovavano davanti ad un futuro compromesso. Siete voi che non avete un orizzonte davanti e dovete costruirlo da soli. Avete più coraggio voi dei giovani di quarant’anni fa”.

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