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Luca: amicizia e crescita nel film “italiano” della Pixar – la recensione

scritto da Federica Marcucci
LUCA

Luca è un elogio alla semplicità e, allo stesso tempo, una riflessione su quei valori di cui non dovremmo mai dimenticarci: l’amicizia, il rispetto per il prossimo e il coraggio di essere noi stessi.

Diretto dal genovese Enrico Casarosa (già regista del corto La Luna), il film è una poesia che evoca la spensieratezza delle estati italiane tra gli anni Cinquanta e Sessanta e che si diverte a strizzare l’occhio a capolavori come La Sirenetta e Ponyo sulla scogliera, prendendo però una direzione completamente diversa.

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La trama del film

Ambientato in una splendida città di mare della Riviera italiana, il film è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico, Alberto, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto profondo: sono mostri marini di un altro mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.

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Dai fondali marini alla superficie

Se Luca, il protagonista, ricorda sia Ariel che Ponyo per via della sua curiosità per la terraferma, ben presto ci rendiamo conto che il motore dell’azione risiede nel cuore del film stesso: l’amicizia del giovane mostro marino con Alberto, anche lui proveniente dal mare. Curiosità, Alberto è anche il nome dell’amico d’infanzia del regista.

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Profondamente diversi, i due vivranno nel “paese degli umani” Portorosso un’avventura di crescita che cambierà per sempre la loro vita e capiranno che il valore di un legame autentico risiede nel comprendere i desideri dell’altro, anche quando sono diversi dai propri. Insieme a loro anche Giulia, piccola outsider della comunità che, non a caso, si fa portatrice di un messaggio di inclusione capace di soppiantare la paura del diverso.

luca

Un trio in stile Goonies che resta a disposizione l’uno dell’altro, cercando di capire insieme qual è il proprio posto nel mondo anche quando gli adulti sembrano non accettare o avere timore.

In questo senso Luca è un film che ha tanto da dire, intrecciando i propri fili con semplicità e magia per creare una storia autentica e capace di arrivare al cuore di chi guarda. Si parla di inclusione e diversità, di amicizia e famiglia, ma anche del coraggio di perseguire i propri sogni anche quando la strada sembra essere la più difficile. Parla di tutte quelle persone che riescono a lasciare un’impronta indelebile della nostra vita, anche se si è destinati a percorrere sentieri diversi.

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Note italiane

La musica è grande protagonista in Luca, sin dall’inizio del film: la prima cosa che ascoltiamo è Un bacio a mezzanotte del Quartetto Cetra e una delle prime cose che vediamo è un grammofono. Una presenza che il regista ha plasmato cercando di evocare l’immaginario di un’Italia del passato – con tanto di manifesti di vecchi film sulle strade di Portorosso, senza però scadere mai nello stereotipo.

Ed è così che Il gatto e la volpe di Edoardo Bennato, ma anche Fatti mandare dalla mamma di Gianni Morandi e Città vuota di Mina diventano un vero e proprio inno d’amore a un luogo del cuore e dell’anima. Lo stesso che ognuno di noi potrà ritrovare tra le stradine di Portorosso.

Luca è disponibile in streaming in esclusiva su Disney+ dal 18 giugno per tutti gli abbonati.