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Avatar: La Via dell’Acqua al cinema, le sale piene e le persone sognano

scritto da Federica Marcucci
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Avatar: La Via dell’Acqua ha debuttato nei cinema il 14 dicembre portandosi appresso una lunga scia di aspettative. Ce l’avrebbe fatta James Cameron ad ammaliare il pubblico dopo ben 13 anni? La risposta è affermativa: le persone stanno tornando al cinema in massa, consapevoli di star vivendo un vero e proprio evento.

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Avatar: La Via dell’Acqua il sequel tanto atteso

Sono passati ormai 13 anni da quando il regista di Alien e Titanic ci ha accompagnato per la prima volta su Pandora. Un viaggio affascinante ma che, già da all’ora, non era stato esente da critiche.

Uscito in un momento in cui si pensava che il 3D fosse il futuro del cinema, Avatar parlava di inclusività, ambiente, rispetto per il prossimo raccontandoci una storia che sì, poteva apparire scontata, ma che forse solo oggi riesce a colorarsi di nuovi significati. Purtroppo attualissimi.

Avatar: La Via dell’Acqua parte da quell’eredità mettendo stavolta al centro non tanto l’amore di coppia, ma l‘amore familiare. I legami genitori-figli, quelli tra fratelli, ma anche quelli tra nuove coppie di giovani. Il tutto mettendo in scena in modo epico una vera e propria epopea in un mondo meraviglioso, che tanto somiglia al nostro.

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Cancellato, stoppato e posticipato innumerevoli volte (soprattutto a causa del budget, prima che la Disney acquisisse la Fox) Avatar ha finalmente visto la luce. Forse proprio per questo è stato percepito dal pubblico come un evento, qualcosa che non è possibile perdere e che merita di essere guardato subito. Al cinema, sul grande schermo. Possibilmente in 3D.

Visivamente meraviglioso, anche se tutt’altro perfetto sul fronte della scrittura (tanti i punti irrisolti che sicuramente saranno chiariti nel corso degli altri tre film), Avatar: La Via dell’Acqua ha ricordato a chi c’era i tempi di Titanic, il cui anniversario di uscita nei cinema ricorre proprio in questi giorni. Un tempo in cui per vedere i film si andava al cinema e in cui i grandi film al cinema erano ancora più grandi.

Oggi le cose sono molto cambiate, soprattutto alla luce di quanto successo negli ultimi due anni. C’è una generazione che sta crescendo (quasi) senza sala cinematografica e vedere che un film come questo sia capace di riportare la gente di ogni età al cinema è meraviglioso. Tuttavia questo deve farci anche riflettere su cosa funziona oggi in sala e cosa no.

Pare infatti che i cinema tornino a respirare solo grazie a titoli evento, mentre tanti anni sono costretti a un rapido passaggio in sala per poi essere dirottati subito in piattaforma. E non solo per volere del pubblico. Basti pensare a Strange World che arriverà il 23 dicembre su Disney+ dopo un mese scarso di programmazione.

Quello di Avatar: La Via dell’Acqua è un segnale importantissimo ma allo stesso tempo ci fa pensare anche a quanto sia cambiato il ruolo del cinema in questi ultimi anni e a quanto sarebbe necessario pensare a una programmazione capace di costruire un immaginario per gli anni a venire.