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The Portable Door: la recensione del nuovo film disponibile su Sky e Now Tv

scritto da Chiara Giovannini

The Portable Door, il nuovo film con protagonista Patrick Gibson di Shadow and Bone, è da oggi disponibile su Sky e Now Tv. Se avete amato Nikolai di Shadow and Bone non potete perdere la nuova interpretazione di Patrick Gibson, adorerete il suo personaggio. The Portable Door è un film fantasy che traspone in salsa live action il primo libro della saga di romanzi di Tom Holt. I fan di Harry Potter e delle serie fantasy dei primi anni 2000 non possono perderlo. Non è un film perfetto, ma è perfettamente godibile. In 1 ora e 45 minuti circa lo spettatore riesce ad affezionarsi al protagonista della storia ed a comprendere la complessità dell’universo magico di Tom Holt. The Portable Door è divertente, spensierato e un po’ old school. Patrick Gisbson è il protagonista perfetto per una nuova storia fantasy. The Portable Door potrebbe essere il film ideale da guardare assieme a tutta la famiglia durante le vacanze di Pasqua. Ecco la nostra recensione di The Portable Door.

Ecco il trailer di The Portable Door

Di seguito la recensione di The Portable Door.

The Portable Door: una storia fantasy old school ma con un protagonista sempre attuale 

Non avevo grandi aspettative prima di vedere The Portable Door, semplicemente il film mi ha catturato per il carisma del suo protagonista. Patrick Gibson è, tra gli attori giovani e del panorama seriale, la figura del momento all’interno del genere fantasy. L’attore irlandese è reduce dal ruolo tanto atteso di Nikolai nella serie Netflix Shadow and Bone, in cui ha convinto tutti (scettici e speranzosi) nei panni del principe di Ravka. Nell’attesa della terza, speriamo confermata, stagione della serie Netflix, ecco che Gibson scende nuovamente nei panni di un eroe fantasy. Questa volta non è un elegante, spigliato e attraente principe ma il perfetto protagonista di una storia di crescita ambientata in un universo fantasy vecchia scuola.

Patrick è Paul uno sbadato, distratto e forse non troppo attento, ragazzo in cerca di un lavoro che gli consenta di pagare l’affitto nella costosa Londra. Per circostanze del destino si ritrova invischiato in una strana società magica segreta che, senza troppi problemi o domande, lo assume nel ruolo di apprendista. Al fianco di Paul c’è Sophie, la sua collega principiante e futuro interesse romantico. L’incarico di Paul è quello di rintracciare la porta portatile per conto del suo capo interpretato da Christoph Waltz. Ovviamente ci accorgiamo che fin da subito qualcosa non torna ma solo pian pian la storia ricostruisce i vari tasselli del puzzle e rivela l’importanza della porta magica.

L’universo magico di The Portable Door

L’universo di The Portable Door è complesso e fonde diverse opere fantasy pregresse. Ricorda Harry Potter ma anche Shadowhunters e tante altre saghe urban fantasy. In The Portable Door esistono poteri magici differenti: ogni personaggio ha la sua abilità specifica e un dono innato che l’organizzazione segreta può aiutare a coltivare, ma non assistiamo mai ad un vero e proprio addestramento. I protagonisti non sono adolescenti ma sono già ragazzi adulti che sanno badare a loro stessi, anche se ancora non controllano o non conoscono i loro poteri. Sophie è una veggente e sa leggere nella mente delle persone, Paul viene creduto un divinatore ma forse riserva in se un potere più grande. Il compito dell’organizzazione segreta è quello di alterare il corso degli eventi facendo prendere alla persone decisioni diverse mediante l’influenza che riescono ad esercitare su di essi. In sostanza tutti i vari dipendenti della Wells controllano gli istinti primordiali delle persone mediante la creazione di coincidenze che fanno prendere ai soggetti la decisione che l’organizzazione desidera. Si tratta di una vera e propria opera di manipolazione. Scoprirete presto che l’organizzazione viene sovvenzionata da privati che pagano per far accadere determinate circostanze.

Non solo maghi, divinatori e veggenti ma anche troll ed oggetti magici. L’universo di The Portable Door sembra complesso ma viene esplicitato a dovere nel film.

Forse la pellicola ha un target più teen di quello che avrebbe potuto avere. Trattandosi non di una storia di crescita o di formazione ma di una sorta di viaggio dell’eroe e della scoperta delle proprie origini, The Portable Door avrebbe potuto rivolgersi ad un pubblico più adulto, complice anche l’età dei sui protagonisti. A tratti risulta leggermente fuori tempo massimo, ormai storie come questa le abbiamo viste e riviste ma confesso che non guastano mai. Sicuramente non spicca l’interpretazione di Christoph Waltz né quella di Sam Neill. Interessante è invece l’interpretazione di Patrick Gibson. L’attore si conferma un attore da tenere sotto osservazione, è il perfetto protagonista di una storia fantasy. Patrick è sbadato (in senso positivo) quanto serve, brillante e divertente. Nel complesso il giudizio della nostra recensione di The Portable Door è positivo.

Vi segnalo la presenza di una breve scena dopo il titolo finale. Forse arriverà presto un sequel? Noi lo speriamo, sarebbe un’ottima occasione per rivedere Patrick Gibson.

The Portable Door vi aspetta su Sky e Now Tv dall’8 aprile.

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