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Prisma recensione: un viaggio infinito alla scoperta di se stessi

scritto da Federica Marcucci
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Diretta da Ludovico Bessegato, regista di Skam Italia, e da lui scritta insieme ad Alice Urciuolo Prisma è una serie che racconta la crescita intesa come quel viaggio infinito che ci porta alla scoperta di noi stessi.

La serie è disponibile su Prime Video dal 21 settembre.

PRISMA prime video

Prisma un viaggio di scoperta, la recensione

Composta da 8 episodi che scorrono veloci e denominati ognuno da un colore che compone il prisma di vetro (quello che chiamiamo arcobaleno, anche se i colori del prisma stesso sono infiniti) la serie è un viaggio. Un viaggio all’insegna dell’accettazione e della scoperta di se stessi ma anche degli altri.

 

Siamo a Latina un’ambientazione particolare per una serie young adult ma che è stata scelta per il particolare contesto storico culturale che la rappresenta. Metafora della provincia la città non ha un vero centro storico e assomiglia più a un agglomerato urbano che è andato crescendo dai tempi del fascismo. Un’era la cui eco pare essere ancora presente nella mentalità patriarcale degli abitanti e che gli autori ci tengono a sottolineare attraverso piccoli dettagli: come ad esempio il pappagallo del nonno di Nina.

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Proprio in questo contesto si muovono Andrea e Marco, due gemelli diversi ma legatissimi (entrambi interpretati con intensità da Mattia Carrano, al suo esordio come attore) i quali a modo loro cercano il proprio posto nel mondo. Come? Facendo quello che tutti i giovani (e non) fanno per tutta la vita: sperimentando, sbagliando, cadendo e rialzandosi.

Insieme a loro un gruppo di amici e più che amici come Daniele (Lorenzo Zurzolo), Carola (Chiara Bordi) e Nina (Caterina Forza), tutti alla ricerca di se stessi e della loro unicità in un modo libero e senza troppi compromessi. Un modo in cui la sessualità e l’orientamento sessuale non sempre coincidono ma che, soprattutto da giovani, si colorano di altre sfumature.

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Prisma è senza alcun dubbio una storia generazionale. Inutile dire che rispetto ai Millennials i ragazzi della Generazione Z sono più liberi, forse più indulgenti con se stessi, ma sicuramente più inclini a lasciarsi andare. Tuttavia per la sua capacità di raccontare sentimenti e dinamiche così umane Prisma risulta fresca e universale. Una storia che potrebbe avere molto da dire anche tra qualche anno.

Prisma di che cosa parla

Prisma è una serie di formazione che ruota intorno alla complessa relazione tra l’identità, le aspirazioni, l’aspetto fisico e gli orientamenti sessuali di un gruppo di adolescenti di Latina. Protagonisti del racconto sono due gemelli, Marco e Andrea (interpretati da Mattia Carrano), all’apparenza identici ma profondamente diversi nelle inquietudini che esprimono. Il loro percorso di scoperta di sé sarà gioioso e turbolento insieme e coinvolgerà allo stesso modo anche il loro numeroso gruppo di amici, tutti alla ricerca del proprio posto in un mondo in continuo cambiamento.

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Prisma il cast

La serie è interpretata da Mattia Carrano, Lorenzo Zurzolo, Caterina Forza, Chiara Bordi, LXX Blood, Matteo Scattaretico, Zakaria Hamza, Riccardo Afan de Rivera Costaguti, Flavia del Prete, Asia Patrignani, Elena Falvella Capodaglio, Andrea Giannini, e Nico Guerzoni.

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