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Sanremo 2023 – Il monologo di Pegah Moshir Pour sull’Iran con Drusilla

scritto da Laura Boni
Pegah Iran Sanremo 2023

Per la libertà. Pegah Moshir Pour ha emozionato il palco dell’Ariston di Sanremo 2023 con un monologo forte ed ispirante dedicato a tutte le donne e gli uomini che da mesi lottano contro il regime oscurantista iraniano.

Al suo fianco anche una delle protagoniste di Sanremo 2022, ovvero Drusilla Foher.

Sanremo 2023 – Il monologo di Pegah Moshir Pour:

Dal 16 settembre 2022 il popolo iraniano sta sacrificando col sangue il diritto a difendere il proprio Paradiso” ha detto l’attivista nel suo monologo che è stato ascoltato con un silenzio attento dal pubblico della kermesse canora.

Mi chiamo Pegah Moshir Pour, italiana di origini iraniane, consulente e attivista dei diritti umani e digitali. In Iran non sarei potuta essere così vestita e truccata e non avrei potuto parlare di diritti umani da un palcoscenico. Sarei stata arrestata, o forse addirittura uccisa. Per questo, come molti ragazzi del mio paese, ho deciso che la paura non ci fa più paura.

Poi si rivolge al pubblico del Festival: “Io vi ringrazio, perché ricordate al mondo che la musica è un diritto umano” e cita il brano di Shervin, Baraye che fa da sottofondo all’ingresso di Drusilla.

Chi è Pegah Moshir Pour:

Lucana, di origine iraniana, ha 31 anni. La laurea magistrale in ingegneria l’ha portata a lavorare come consulente in una nota multinazionale, ma Pegah Moshir Pour è soprattuto un’attivista che da mesi è ormai in prima fila nella divulgazione di contenuti su quanto sta accadendo in Iran, dopo le proteste nate in seguito della morte di Mahsa Amini, uccisa per mano della polizia morale.

Nei suoi tanti video e post social c’è soprattutto la denuncia del regime islamico e delle violenze nei confronti dei manifestanti, molti dei quali sono stati arrestati e poi condannati a morte nei mesi scorsi.