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Alexandra Bracken: “Sogno Florence Pugh nei panni della mia protagonista di Silver in the Bone”

scritto da Chiara Giovannini
Silver in the bone intervista a Alexandra Bracken

Al Lucca C&G abbiamo intervistato, grazie a Sperling & Kupfer, Alexandra Bracken, autrice di “Lore” e “Silver in the Bone”. Dal dream cast per i suoi romanzi a Taylor Swift, ecco cosa ci ha raccontato Alex Bracken.

Intervista a Alexandra Bracken

Alex dove hai trovato l’ispirazione per scrivere Silver in The Bone, un romanzo cosparso di leggende legate alla figura di Re Artù?

Alexandra Bracken: L’origine di Silver in the Bone è molto lontana. Tutto è iniziato 10 anni fa quando ho fatto una ricerca sulla mia storia familiare ed ho trovato un antenato della mia famiglia che è vissuto negli UK nel sedicesimo secolo. Si diceva che questo antenato fosse mostruosamente cattivo, al punto che la leggenda vuole che avesse venduto la sua anima al diavolo, ma non solo. Pare che ci fossero dei mastini infernali che ululavano sotto le sue finestre sia mentre stava morendo che all’anniversario della sua morte. Questo mi ha condotto a fare ricerche sempre più approfondite ed ho scovato il tema della caccia selvaggia ed il modo in cui ciò si legava alla prime leggende del ciclo arturiano. Tuttavia solo dopo molti anni ho ideato i personaggi per la mia storia e così ha preso vita Silver in The Bone.

Ecco la sinossi di Silver in the Bone, romanzo già disponibile in italiano grazie a Sperling & Kupfer:

Tamsin Lark non ha chiesto di essere una Scavatrice. Nata mortale, non dovrebbe competere con le streghe nella spietata caccia di reliquie magiche nel sottosuolo fatato di Boston. Ma dopo che il padre adottivo è scomparso senza nemmeno dirle addio, quello era l’unico modo per salvaguardare la propria vita e quella di suo fratello Cabell. Sette anni dopo, si vocifera che il suo tutore sia sparito con un potente anello risalente ai tempi della leggenda arturiana. Uno scontro con il rivale Emrys accende in Tamsin la speranza che quell’oggetto possa liberare Cabell da una maledizione che li minaccia entrambi. Ma l’anello non fa gola solo a loro, altri avidi Scavatori sono disposti a tutto pur di averlo. Malgrado Emrys sia l’ultima persona che Tamsin sceglierebbe come alleato, ha bisogno di tutto l’aiuto possibile per sbaragliare i nemici. Insieme, i due si buttano a capofitto in lotta contro la magia oscura, svelando un segreto mortale con il potere di risvegliare fantasmi del passato e distruggere l’ultima speranza di Tamsin di salvare il fratello.

Alex il tuo libro, Silver in the Bone, è caratterizzato da rapporto molto speciale tra fratello e sorella. Il legame che unisce Tamsin e Cabelll è davvero molto profondo. Ti sei per caso ispirata alla tua vita personale per ricreare questa parte della tua storia?

Alexandra Bracken: “Si, uno dei punti centrali di Silver in The Bone è la relazione tra Tamsin e Cabelll. La relazione tra fratelli mi ha sempre interessato. I due personaggi di Silver in the Bone sono molto vicini, sanno che possono fidarsi l’uno dell’altro ma purtroppo Cabell è stato colpito da una maledizione che lo costringere a perdere sempre più della sua umanità e identità. Le reazioni di fronte al progredire della malattia sono differenti: se Cabell perde speranza nella ricerca di una cura, Tamsin combatte sempre più duramente per trovarla. A me interessava tanto capire cosa succede quando due fratelli non vedono più le cose attraverso lo stesso punto di vista e perciò si allontanano. Io ho due fratelli: una sorella più grande ed un fratello più piccolo, quindi conosco bene questo tipo di relazione. I fratelli sono coloro che sanno più cose di noi ma sanno anche come ferirti nel profondo, proprio perchè ci conoscono davvero bene.”

Alex parliamo di romance e della presenza del romance nel tuo romanzo. C’è molta tensione tra Emrys e Tamsin e la loro relazione è un vero enemies to lovers. Come hai costruito questa relazione?

Alexandra Bracken: “Si tra i due c’è una relazione che può essere definita enemies to lovers. Emrys è ricco e viziato, ha sempre la pappa pronta ed un posto caldo in cui tornare mentre per Tamsin non è così. Lei deve lavorare duramente per ottenere i suoi risultati quindi lo detesta. Lui non ha preoccupazioni mentre lei ne ha fin troppe. Emrys però non odia Tamsin per nulla, anzi forse ha sempre avuto un interesse genuino e romantico verso di lei. Emrys è affascinante e sensibile, non si lancia subito in duelli perchè sa che potrebbe perderli. È stato per me molto interessante scrivere le scene di dialogo tra i due perchè tra loro c’è tantissima chimica e si percepisce fin da subito. Litigano molto ma collaborano. La mia parte preferita della loro relazione la trovate nel momento in cui esplorarono la torre di Avalon e scoprono un passaggio secreto sotto la torre.Non vi anticipo niente di più.”

Alex non possiamo non parare di Neve, la strega molto particolare che conosciamo in Silver in the Bone. Ci racconti come l’hai costruita e a chi ti sei ispirata?

Alexandra Bracken: “Si Neve è una giovane strega che diventa amica di Tamsin, anche se lei non ne vorrebbe sapere. Neve è molto aperta e molto solare, desiderosa di condividere emozioni con gli altri. Per costruirla ne ho parlato con Leigh Bardugo ed il personaggio di Neve si è evoluto assiemo a lei. Neve adora i colori brillanti ma anche la morte e colleziona piccole ossa, ama la musica creepy ed i funghi. È un personaggio di enorme contrasto tra il modo in cui si presenta e quello che poi si rivela essere. Leigh mi aiutato tanto perchè si autodefinisce Goth mentre io non lo sono per nulla ma parlando con lei sono riuscita a creare Neve, un personaggio Sunshinegoth, e sono riuscita a definire meglio il suo ruolo assieme a Tamsin: loro formano la strana coppia in stile Enid e Mercoledì della serie Netflix.”

Sappiamo che Silver in the Bone sarà una duologia, ci puoi anticipare qualcosa in merito a The Mirror of Beasts?

Alexandra Bracken: “Mi sono divertiva molto a scrivere questo secondo volume. La mia parte preferita di raccontare ogni storia è scrivere il finale: il momento in cui i personaggi scoprono la verità e qualche situazione si ribalta. In The Mirror of Beasts vedremo tutto ciò,  scoprirete qualcosa in più in merito alla legenda arturiana, potrebbe manifestarsi Excalibur e vedrete proseguire il viaggio emotivo di Tamsin. In The Mirror of Beasts potrete attendervi più romance e troverete anche il mio personaggio preferito di sempre. Inoltre ci sarà la caccia selvaggia. È un libro più invernale e cupo. Mi sono divertita a scriverlo perchè per la maggior parte è ambientato nel nostro mondo e non ad Avalon. Non vedo l’ora che possiate leggerlo.”

Hai mai sognato il tuo dream cast per Silver in the Bone?

Alexandra Bracken: “Allora vi devo raccontare una storia. Durante la pandemia impiegavo il mio tempo guardando le stories di Florence Pugh e la sua rubrica Cooking with Flo. Florence durante i video ha raccontato di non avere il pollice verde e siccome io mi sono molto affezionata a lei ho scelto di omaggiarla nel mio libro inserendo questo dettaglio: Tamsin ha una pianta che si chiama Florence. Credevo che molti lettori non lo avrebbero notato ma mi sbagliavo. Quindi mi piacerebbe tanto avere Florence come Tamsin. Per me lei è un’attrice straordinaria.”

Sappiamo che sei una grande fan di Taylor Swift, non possiamo non chiederti quale è la tua era?

Alexandra Bracken: “Oh si sono una grande Swifty e se devo scegliere un’Era che mi rappresenta vi direi assoluatamente Folklore ma amo tanto anche Reputation.”

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