Intanto anche il Papa ha parlato della Festa di tutti i santi. Salutando i pellegrini di lingua slovacca al termine dell’Udienza generale di mercoledì 29 ottobre infatti, Benedetto XVI ha fatto una proposta per vivere queste giornate in modo alternativo, traendone frutto per noi: “domenica prossima la Chiesa ci invita a pregare per i defunti. Il loro ricordo ci conduca a meditare sull’eternità, orientando la nostra vita ai valori che non periscono.”
Ma cosa c’entra l’eternità coi valori che non periscono? Il Papa probabilmente intende dire che spesso il nostro modo di vivere e di giudicare la vita dipende da cosa vediamo e pensiamo ci sia dopo la nostra morte.
Se pensiamo ci sia il nulla per tutti, allora anche la nostra vita qui perde significato: non è indirizzata verso un fine ultimo che le dà senso e perciò siamo portati a svalutarla, a prendere tutto ciò che ci capita come un fatto casuale, a fare qualsiasi cosa senza preoccuparci tanto del perchè la facciamo, a consumare gli attimi che viviamo cercando di trarre il massimo piacere per noi, cercando lo sballo per non pensare all’insensatezza di tutto ciò.
Se invece crediamo che la nostra vita in realtà è immortale perchè dopo la morte ce ne aspetta un’altra piena, allora la nostra esistenza qui acquista valore perché ha un senso, una direzione, e sappiamo che passi compiere proprio perché sappiamo in che direzione dobbiamo andare. E allora orienteremo la nostra vita non su gioie effimere, che svaniscono in un momento subito dopo essere state consumate, ma su valori eterni che ci danno la vera felicità. Quali sono secondo voi questi valori che non periscono? Avete mai riflettuto su queste cose?
Leggi anche: Per essere giovani… rimanete buoni!