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Oscar Anton: intervista all’artista della hit virale Bye bye!

scritto da Alberto Muraro

Oggi su Ginger Generation vi parliamo di Oscar Anton, un nuovo fenomeno della musica pop francese che sta scalando le classifiche di mezza Europa, Italia compresa!

Prolifico come i soli artisti ispirati sanno essere, in un 2020 di vite sospese, Oscar ha dato vita a una propria etichetta macinando musica senza sosta: mentre gli altri si dilettavano in dirette facebook IGTV e balletti su Tik Tok, Oscar creava. L’affascinante ragazzo parigino ha dato vita a una serie di PACK musicali per ogni mese dell’anno, ovvero EP musicali correlati da videoclip minimal ma molto espressivi.

Capace di muoversi con disinvoltura in ogni habitat musicale, Oscar Anton sa volare agilmente di genere in genere grazie alle ali sicure della melodia che è la sua firma riconoscibile, un’impronta che ben inquadra l’istinto naturale per la musica.

 

Il talento di Oscar è arrivato anche a chi di musica se ne intende per davvero. Bye Bye, il suo più recente singolo, è infatti finito nelle mani del celebre produttore Bon Sinclar. Quest’ultimo ha voluto fortemente realizzare un remix del brano ancor prima di conoscere l’artista che lo aveva generato.

oscar anton

Sinclar se ne intende di successi, e infatti i numeri sono tutti dalla parte di Oscar: 7 milioni di stream, 5 milioni di visualizzati su Youtube e oltre 320.000 ascoltatori Spotify mensili.

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Qui sotto trovate la nostra intervista ad Oscar Anton!

 

 

Ciao Anton raccontaci prima di tutto chi sei e qualche curiosità su di te!

Ciao grazie per l’invito! Sono francese e vivo da sempre a Parigi. Ho fatto musica per tutta la vita ma ho iniziato a scrivere musica per davero intorno ai 13 anni. La cosa divertente è che i miei genitori mi hanno sempre fatto ascoltare musica fin da quando sono piccolo. Pensa che non mi facevano vedere la tv prima di andare a scuola ma mi facevano un scegliere un cd da ascoltare mentre facevo colazione. Ecco come ho scoperto artisti come Robbie Williams, Coldplay, Fatboy Slim, Bob Marley e mi sono innamorato del pop. Sapevo che avrei voluto fare musica. Ah mi piace anche la pizza napoletana, e molto!

Bye Bye è il singolo uscito di recente che sta già scalando le classifiche. Di che cosa parla la tua canzone Bye Bye?

Sì assurdo! Ho scritto Bye bye parlando della mia prima relazione, avevo circa 18 anni. Mi ricordo che ero convinto che fosse impossibile restare con la stessa persona per tutta la vita. Quindi volevo parlare a me stesso in questa canzone come un fratello maggiore. Avere una differente prospettiva oggi che sono più grande e gestire la fine di una relazione, volevo parlare al me stesso più giovane e dirgli che non c’è problema.

Ti sei mai ritrovato a vivere una situazione come quella di cui si parla nel brano?

Sì certo 😉 . Prima che quella relazione finisse, mi sono dovuto convincere che fosse la cosa migliore da fare. L’ho fatto, ma c’è voluto un po’ di tempo.

Un altro singolo sul quale hai puntato tanto è Nuits d’eté: questo pezzo invece di cosa parla?

Ho scritto questa canzone con la mia sorellina. Lei studiava a Dublino e per qualche settimana ci siamo inviati delle bozze via Whatsapp. Poi siamo entrati in lockdown passandolo a  casa dei nostri genitori e abbiamo iniziato a scrivere musica insieme. Non ero sicuro che lei alla fine volesse pubblicare la canzone, ma alla fine è uscita ad aprile. Volevamo solo che fosse una cosa spontanea.

Siamo stati autorizzati ad uscire per un’ora ogni giorno durante il lockdown, e abbiamo usato quell’ora d’aria per girare il video insieme a nostra madre, in veste di regista. Poi è esplosa velocemente, non so bene come!

Clementine è la tua “partner in crime” essendo tua sorella. Che rapporto hai con lei? Come ti ha aiuta e ti ha aiutato in passato con la tua passione musicale?

Sì, io e lei ci vogliamo un sacco bene. Siamo sempre stati migliori amici, anche se fra di noi passano 5 anni. Penso in generale di avere i suoi stessi gusti, in termini di musica ma anche in termini di moda, film etc.

Quindi la prima interazione musicale che ho avuto con lei è stata chiederle consigli sulle mie canzoni più personali. E con il passare del tempo, mi sono fidato di lei sempre di più. Per esempio, all’inizio, non volevo pubblicare Bye Bye  ma lei mi ha detto: “Smettila di pensare troppo e completa la canzone, che è bellissima!”.

Ed è proprio quello che ho fatto, solo grazie a lei. Ma ho scoperto anche che ha un enorme talento. Lei non ha mai preso la musica come qualcosa di serio ma è sempre stata interessata a suonare uno strumento. Quando mi ha mandato la demo di Nuits d’été non avrei mai pensato che avrebbe voluto scrivere la canzone. Ma la verità è che è davvero bravissima a scrivere! Quindi adesso è la mia discografica ma anche una talentuosa autrice. Le voglio tanto bene!

 

Bob Sinclar si è accorto del tuo pezzo e ti ha remixato. Che reazione hai avuto quando siete entrati in contatto per la prima volta? Hai avuto modo di conoscerlo?

Per me è stato un onore essere remixato da Bob. Lui è una vera leggenda ed un punto di riferimento della scena electro del mondo. L’ho incontrato prima di pubblicare la canzone, abbiamo passato un giorno insieme e parlato di musica e di vita. Per me è stimolante incontrare artisti come lui che ce l’hanno fatta ma sono rimasti umili e disponibili a condividere le loro esperienze con gli altri. Ha uno studio incredibile! Per me è stato un traguardo importante!

Hai origini italiane: di dove esattamente? Che rapporto hai con l’Italia?

Sì, una parte della mia famiglia viene dal Piemonte, quindi ho sangue italiano che mi scorre nelle vene. Purtroppo non conosco bene l’Italia perché tutta la mia famiglia si è spostata in Francia, ma spero che il fatto che la mia canzone sta girando dalle vostre parti mi possa offrire delle opportunità per venire e conoscere meglio il vostro paese!

Secondo te in cosa siamo diversi noi italiani e voi francesi, da un punto di vista musicale e non?

Non sono sicuro di conoscere abbastanza bene gli italiani e i francesi da poterli confrontare, ma immagino che gli italiani siano più passionali e aperti dei francesi, mentre noi siamo più introversi. Penso che sia più facile entrare in contatto con gli italiani, mentre i francesi tendono a rimanere nel loro gruppetto di amici. Ma, davvero, non sono uno specialista, sono soltanto mie ipotesi!

Un’ultima domanda: questo è il periodo storico in cui TikTok sta esplodendo come piattaforma anche per gli artisti. Ti piace questa idea di musica?

Credo sia un buon modo per rimanere in contatto con il tuo pubblico e per mettere alla prova la sua creatività e le interpretazioni della tua musica. Non può sostituire altre piattaforme e rappresenta soltanto un pezzettino della tua canzone, anche se in modo interessante e positivo. In TikTok vedo qualcosa di molto divertente, basterebbe soltanto andare un po’ più a fondo e approfondire.