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Sanremo 2022: un senatore critica la scelta di Drusilla Foer come co-conduttrice

scritto da Giovanna Codella
drusilla foer

Il senatore della Lega Simone Pillon ha appena espresso un certo dissenso in merito alla presenza di Drusilla Foer sul palco dell’Ariston.

L’attrice toscana, all’anagrafe Gianluca Gori sul grande schermo con Sempre più bello, come sappiamo, affiancherà Amadeus in una delle cinque serate del prossimo Festival.

Ebbene, il parlamentare ha contestato il fatto che Drusilla sia stata annunciata come una donna.

Com’era ampiamente prevedibile, al festival di #Sanremo sempre più LGBT è stata assegnata la quota gender-inclusive già nella fase di scelta dei conduttori. Una domanda: ma sempre in rispetto delle quote, non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà (uno eh, non due), e magari di ispirazione conservatrice? Sarebbe un bel segnale, se non altro a tutela delle specie a rischio estinzione televisiva”.

Queste le parole di Pillon in un post pubblicato sui social. Una posizione che è stata rafforzata ulteriormente con un secondo commento, in cui ha risposto a un articolo di Repubblica.

Per Repubblica a #Sanremo ci sarebbero 5 volti della femminilità, 5 co-conduttrici. Peccato che uno sia un uomo travestito da donna. Questo è il punto. Da sempre attori maschi hanno interpretato ruoli femminili. Nel teatro greco per esempio non c’erano attrici, e tutti i personaggi femminili venivano impersonati da uomini. Ma a nessuno è mai venuto in mente di dire che siccome vestivano i panni femmminili, allora erano donne. Oggi invece, dopo le ideologie di Judith Butler secondo cui il sesso non è una realtà ma una “performance”, un maschio vestito da femmina non è più un maschio vestito da femmina, ma diventa una femmina a tutti gli effetti, anzi, diventa icona di femminilità. Come a dire che per essere femmine basta una gonna…. No cara Repubblica, quelli non sono 5 volti della femminilità. Uno è un uomo, magari bravo, forse simpatico, ma non è una donna. Anche i fatti hanno i loro diritti”.

Parole forti che di certo presto solleveranno dibattiti sull’accaduto che, inevitabilmente, è andato a toccare la questione identità di genere.

Senza dubbio non si faranno attendere riposte anche da parte di Amadeus, dalla stessa Drusilla e dalla comunità LGTBQ+.

E voi che cosa ne pensate del commento di Pillon su Drusilla Foer?