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Hangry Butterflies oggi su Rai 3: la recensione del documentario

scritto da Federica Marcucci
hangry butterflies

Presentato alla scorsa edizione di Alice nella Città, Hangry Butterflies è un documentario coraggioso che intende sensibilizzare i giovani e gli adulti sul tema dei disturbi alimentari.

Il film è diretto da Maruska Albertazzi ed è interpreto dalle ragazze della community #lariinascitadellefarfalle.

Hangry Butterflies andrà in onda il 15 marzo su Rai3 alle ore 16.05 e, successivamente, sarà disponibile su RaiPlay.

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La comunità delle farfalle

Hangry Butterflies nasce da un semplice quanto coraggioso gesto della sua regista, Maruska Albertazzi: l’aver postato una foto di lei giovane, ai tempi della sua lotta contro l’anoressia. Una volta postato in rete lo scatto la Albertazzi si è trovata davanti a una faccia del web quasi inimmaginabile: una community di ragazze, più o meno grandi, che si fanno forza a vicenda per affrontare i disturbi alimentari, così da rinascere. Proprio come delle farfalle. Hangry Butterflies è la loro storia.

Il bello di questo documentario è che ci porta dentro le vite delle protagoniste, facendoci comprendere quanti passi in avanti siano stati fatti dagli anni Novanta (periodo in cui la regista si è trovata a far fronte alla malattia) a oggi, ma quanto sia necessario fare ancora.

L’obiettivo della comunità delle farfalle è infatti quello di sensibilizzare la società raccontando la loro storia e facendo capire quanto sia importante chiedere aiuto quando le cose non vanno bene.

Un documentario coraggioso, uno spaccato di vita al femminile per raccontare la forza quotidiana di queste e tante altre ragazze in tutto il mondo, ma anche il valore positivo dei social network.

La sinossi ufficiale del documentario

Dietro l’hashtag #larinascitadellefarfalle c’è una community di migliaia di ragazze, spesso giovanissime, che grazie alla loro forza diventano ogni giorno più consapevoli e unite. Un gruppo di guerriere che, attraverso i propri profili social, sono riuscite a creare una rete vera, fisica, reale a cui aggrapparsi nei momenti più difficili.

Hangry Butterflies racconta del primo incontro dal vivo tra un gruppo di queste ragazze: hanno tra i 14 e i 22 anni e stanno guarendo dal disturbo del comportamento alimentare. Storie che si intrecciano, che si toccano, che scivolano l’una nell’altra come in un gioco di scatole cinesi. Perché queste ragazze sono una la sponsor dell’altra. Sono oltre 3 milioni in Italia le persone che convivono con disturbi del comportamento alimentare. Tra queste 2,3 milioni sono adolescenti.

“Hangry” è un neologismo nato unendo “hungry” – affamato – e “angry” – arrabbiato” –  e descrive quella sensazione di nervosismo, rabbia e inquietudine che ci prende quando siamo affamati e non possiamo mangiare.  Milioni di donne, in questo momento, sono “hangry” e non perché non hanno accesso al cibo. Perché se lo negano.

All’anoressia, alla bulimia e agli altri disturbi dell’alimentazione è dedicato il 15 Marzo, la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla.  Il Fiocchetto Lilla è il Simbolo della lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), ed è il simbolo di una lotta per il diritto alla cura contro un’epidemia che sta prendendo dimensioni sempre più preoccupanti, alla quale non vengono ancora destinati fondi sufficienti e specifici.

In questo periodo il sistema sanitario nazionale è rallentato dalla pandemia in corso: negli ultimi 4 mesi del 2020 c’è stato un incremento del 30% rispetto al 2019 delle richieste di presa in carico presso le asl per i DCA. E solo nei primi 6 mesi del 2020 sono state registrate 230.458 prese in carico di DCA, soprattutto tra i più giovani.