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Gio Evan parla del suo nuovo album Ribellissimi (INTERVISTA)

scritto da Giovanna Codella
gio evan ribellissimi

Gio Evan è un rivoluzionario gentile che usa le parole per condividere pensieri sul mondo che lo circonda, cogliendone bellezza, contraddizioni, anima e l’intima semplicità.

Gio ha disseminato lungo il suo cammino, durato più di due anni, una serie di brani inediti che lo hanno portato oggi ad annunciare un nuovo progetto discografico.

Come il precedente Mareducato (album figlio della partecipazione al Festival di Sanremo con il singolo Arnica) anche il nuovo lavoro è un concept album.

Il progetto è formato da 11 canzoni e da 11 poesie musicate, tra cui un’ inedita collaborazione con Roberto Cacciapaglia in Graffi.

La nostra intervista a Gio Evan

Partendo dal titolo dell’album Ribellissimi, che valore ha per te la ribellione?

“Ha un valore altissimo … ho pensato di ribattezzare la parola ribelle con ‘ribellum’ che significa riproporre la bellezza riproporre il buono. Oggi i ribelli sono quelli che a tutti gli effetti che tornano alle montagne e ripropongono un nuovo ritmo di vita”.

Com’è nato questo progetto e quanto tempo hai impiegato per realizzarlo?

“Ci ho messo tanto, sono un sacco lento ed ho bisogno di difendere questa lentezza perché fa parte proprio dei miei carismi…ci ho messo tre anni e lo so che non va bene…”.

Non pensi che al giorno d’oggi ci sia più bisogno di più poesia, anche nel mondo della musica?

“Ce n’è sempre stato bisogno ma siamo arrivati in un punto in cui l’uomo si è tanto allontanato. Io l’ho sempre fatta, la poesia è una canzone non intonata però poesie e canzoni sono la stessa lingua”.

– Graffi è un dialogo tra padre e figlio, c’è una componente autobiografica?

L’ho chiaramente scritta a mio figlio con cui ho una relazione molto chiacchierina…spesso le tenerezze sono difficili da dire quando un figlio cresce, allora gliele scrivo”.

Nel tuo album c’è una connessione tra parola e arti figurative, pittura e fotografia, vero?

“Sì, avrei voluto fare il pittore ma faccio davvero schifo a disegnare, quindi ho scritto: con la penna mi ritrovo ad omaggiare l’arte figurativa”.

-In Ulay, c’è un riferimento alla fuga dalla competizione, da che cosa nasce quest’esigenza?

“Io sono stato tanto ferito dalle competizioni in passato…Fa parte della natura dell’uomo la competizione, di sublimare, di andare oltre, di trascendere. Con Ulay ho provato a farlo: uno dei passaggi più grandi per evolversi è uscire dalle competizioni, lasciare che gli altri siano chi vogliono essere”.

In Susy e in Graffi parli di cicatrici dell’anima. È un tema ricorrente nelle tue canzoni, giusto?

“Sì perché per crescere abbiamo bisogno di andare a fare queste immersioni nel passato. Siamo fatti di tanti traumi, blocchi, ognuno ha i suoi. Quindi andare a perdonare il passato, è importante: non avere questi blocchi, queste rabbie recondite. Se non perdoni decidi di portarti un peso all’interno, un sasso che non scorrerà mai allo scadere del tempo”.

-Un altro argomento che troviamo nell’album è quello delll’anticonformismo e dell’autoaccettazione…

“Sì, anche il titolo stesso è anticonformista, è parte fondamentale della nuova ribellione. Anti non significa contro la conformità, ma prima. Bisogna anticiparlo il conformismo, perché conformarsi significa entrare a far parte della massa…Se perdi la tua identità non riesci più a riconoscere i tuoi gusti, le tue passioni, le tue ambizioni. Inizi a seguire i sogni degli altri”.

-Una delle poesie della raccolta è intitolata Persone medicina, chi rappresentano queste persone per te?

“Sono le persone che ti guariscono… non è che siano più intelligenti ma è stato visto da degli studi di fisica quantistica che sono più buone, più forti, più connesse… Sono attente al cibo, alla vita, alla natura e alle persone. C’è una forte etica e morale in loro. Sono quelle che quando le guardi ‘dici perché mi fai stare bene?’perché mi capti, mi capisci, non mi sento giudicato quando mi guardi?’. Quella è la persona medicina, sono le persone che tutti noi dovremmo diventare”.

Puoi ascoltare qui il nuovo album di Gio Evan

Ribellissimi è disponibile per Capitol Records Italy/Universal Music Italia da venerdì 19 gennaio, in versione digitale e in una esclusiva versione limitata autografata.