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Berna presenta il suo nuovo singolo Ti amo e non lo sai (INTERVISTA)

scritto da Giovanna Codella
berna intervista

S’intitola Ti amo e non lo sai, il nuovo singolo di Berna, disponibile dal 9 giugno in radio e su tutte le piattaforme digitali.

Il brano è un omaggio a Can’t Take My Eyes Off You, uno dei pezzi di maggior successo della storia della musica.

Scritto da Bob Crewe e Bob Gaudio, fu portato al successo prima da Frankie Valli, poi da Gloria Gaynor, Pet Shop Boys e infine dalla band canadese Boys Town Gang.

Affiancato nella scrittura e nella produzione da Davide Ferlito e dai Room9, Berna racconta la storia di un uomo che è talmente innamorato da non riuscire a “togliere gli occhi di dosso” dalla sua ragazza.  Tutto questo senza però avere il coraggio di dirle davvero quanto sia forte il suo sentimento. 

Nel brano, il giovane artista mette insieme sonorità disco, pop e soul in una dichiarazione d’amore per una persona che, in realtà, è solo frutto dell’immaginazione.

Ti amo e non lo sai arriva dopo i singoli Re Artù, (in trend su TikTok con oltre 2 milioni di visualizzazioni), Bevi La Vita, Sapore Di Male e Sola, pezzi che vantano produzioni importanti.

Puoi guardare qui il video ufficiale della canzone

L’intervista di GingerGeneneration.it a Berna

– Il tuo nuovo singolo è una rivisitazione di un brano che fu pubblicato originariamente negli anni ’60. Qual è il tuo rapporto con quel decennio, musicalmente parlando?

“Ti amo e non lo sai è un grande omaggio a Can’t take my eyes off you, è una grande responsabilità ma stavolta ho voluto parlare dell’amore a modo mio. Non è un caso che io abbia scelto un brano degli anni ’60. Son cresciuto cantando da piccolo tutti i pezzi di quell’epoca lì con il giradischi che avevo in casa”.

– Nella tua versione parli di un sentimento molto forte che tuttavia non riesci ad esprimere pienamente e che poi si rivela un’illusione. Si tratta di un racconto autobiografico?

“Vorrei lasciarvi con un po’ di suspense per far sì che ognuno possa interpretare il pezzo a modo proprio. L’obiettivo principale è lanciare un messaggio, quello di amare finché si può fare”.

– Quali consigli senti di poter dare a chi, tra gli ascoltatori, vive questo stesso tipo di emozioni?

“Il mio consiglio è quello di accettare le proprie emozioni e di non aver vergogna di fargli prendere una “boccata d’aria”. Siamo così belli quando facciamo vedere chi davvero siamo e cosa proviamo, perché nasconderle?”

– Andando a ritroso nella tua carriera qual è il maggiore cambiamento di natura artistica che pensi di aver compiuto fino ad oggi?

“Sicuramente dal punto di vista artistico c’è stato un grande cambiamento, in più la consapevolezza di voler fare musica per tutta la vita. Grazie all’esperienza siamo molto propensi a crescere e vivere mi aiuta a scrivere, procedendo in un’evoluzione quasi involontaria”.

– Come è arrivata la musica nella tua vita e chi ti aiutato a concretizzare questa tua passione?

“La musica è arrivata inaspettatamente quando mamma faceva partire i dischi di Baglioni in macchina. Lei non se ne accorse nemmeno che io dopo 3 ascolti a soli 3 anni e mezzo riuscivo a cantare il testo per intero. Dopo anni si ripresentò la possibilità di farlo su qualche palco, così non ho mai smesso”.

– Qual è l’artista che ha avuto su di te una maggiore influenza, riguardo la tua visione della musica, se ce n’è uno?

“Michael Jackson mi ha aperto un mondo nella quale ho trovato tanta bella musica. Vivendo io in un periodo storico in cui iniziò a spopolare Youtube, era lì che mi rifugiavo tutti i pomeriggi dopo scuola a guardare i suoi concerti live uno per uno”.

– Che tipo di compimento invece ti piacerebbe realizzare in futuro, c’è ad esempio qualche genere musicale che vorresti esplorare?

“Vorrei provare a buttarmi sull’Urban pop in quanto è proprio quel genere musicale che ascolto di più ultimamente e che mi fa venir voglia di esplorare. Potrebbe essere una cosa interessante unire tutte le mie idee melodiche con quelle che sono le sonorità di quel genere lì”.

– Qual è la collaborazione, con un altro artista, che per Berna rappresenterebbe un sogno che si realizza?

“Ci sono tanti artisti con cui vorrei collaborare in futuro e sarebbe propedeutico per il mio percorso farlo con una fonte d’ispirazione. Solitamente ascolto sempre la musica nuova che esce per vedere chi sta ancora al passo coi tempi, chi indietro o chi guarda verso un futuro diverso. In questo caso Bresh è uno di quegli artisti con cui collaborerei in quanto la sua penna mi affascina particolarmente, molto fresco ed attuale. Chissà, magari un giorno…”.