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Il Volo: il trio si racconta a Porta a Porta

scritto da admin

Non potevano davvero mancare, nel salotto italiano che più li ha amati e coccolati fin dalle loro origini. Come al solito, però, dallo zio Bruno (così, ormai, sono soliti chiamarlo) hanno voluto fare a modo loro: un po’ seri, un po’ scanzonati, ma sempre incredibilmente sul pezzo una volta che inizia la musica. Abbiamo visto questo e molto altro nella due ore a tutto campo che il Volo si è concesso a Porta a Porta, caposaldo di costume e approfondimento della seconda serata di Rai Uno.

L’intesa tra Gianluca, Ignazio e Piero è apparsa più salda e consolidata che mai. Battute, cenni d’intesa, gag improvvisate: la vittoria di Sanremo e il lungo bagno di folla in tutta la penisola della settimana scorsa sembra, se possibile, averli ancora più uniti, averli resi ingredienti prelibati di una miscela quasi perfetta.

Il primo a entrare è sempre lui, Piero, la mente e il leader del gruppo. Perfettamente a suo agio nella veste di ospite, sottolinea divertito il ritardo degli amici e colleghi e ricorda un gustoso aneddoto del suo finale di esperienza all’Ariston: “Quando ci hanno annunciato che avevamo vinto il mio primo pensiero era che mi scappava la pipì!” Poi arriva lui, Gianluca, il ragazzo dagli occhi di ghiaccio che sogna Frank Sinatra. Poche parole, meno del solito, e tanta, tantissima emozione. L’ingresso di Ignazio, il più chiacchierone e fuori dagli schemi dei tre, è davvero impossibile non notarlo. Improvvisa, imita zio Bruno, inserisce strofe di Finché la barca va di Orietta Berti nella struggente cover di Ancora, ricorda molto candidamente che lui, nella settimana sanremese, ha più mangiato che cantato. Diventa serio, serissimo, quando, alla nomina dei tre ad ambasciatori UNICEF nel mondo, ricorda la situazione di Lampedusa e si lascia andare ad un appassionato discorso sull’uguaglianza di tutti gli esseri umani.

Il parterre di ospiti di contorno li incalza e ripercorre con loro tutte le tappe di una carriera giovane, eppure incredibilmente ricca. C’è Carlo Conti, che a Sanremo 2015 li ha voluti fortemente, c’è Marino Bartoletti, voce fuori dal coro in quella giuria demoscopica che voleva un vincitore diverso, c’è Valeria Benatti, voce di RTL 102.5, la radio che li accompagnerà per tutta estate nell’attesissimo tour, c’è il manager Michele Torpedine, c’è Celso Valli.

Sanremo Grande Amore, l’album già disco d’oro, viene riproposto in studio integralmente. I ragazzi, stanchi, ma felici, sognano il trionfo all’Eurovision e ricordano la data del 2 giugno: quella sera, infatti, saranno a Torino allo Juventus Stadium per la partita del cuore. E’ sempre la loro filosofia di canto, però, a farla da padrone. Impossibile, a questo proposito, non citare una frase di Piero: “Le canzoni vecchie non sono quelle datate, ma quelle dimenticate dopo due giorni”. Che sia un messaggio rivolto a qualcuno?

Cosa ne pensate della musica de Il Volo?