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#ScrivimiAncora – La tua storia d’amicizia: Un amicizia oltreoceano

scritto da admin

Ginger Generation regala la locandina e i libri di #ScrivimiAncora autografati da Sam Clafiln, Lily Collins e il regista Christian Ditter; per poterveli aggiudicare  vi abbiamo chiesto di raccontarci la storia di una vostra amicizia a distanza; le risposte vengono pubblicate e le più votate potranno vincere la locandina e i libri autografati di #ScrivimiAncora e altre premi di Violetta. Ecco la risposta di Kam21! Se vi piace, condividetela per aiutarla a vincere.

La mia amicizia non comincia in tenera età come quella di Alex e Rosie ma questo non vuol dire che sia meno intensa. Quello che hanno in comune la mia storia e la loro è la presenza dell’oceano. Infatti, uno dei miei più cari amici vive a New York. Ci siamo conosciuti su un campo da gioco, lui era venuto qua per uno scambio estivo e io mi trovavo su quel campo quando arrivò. Mi ricordo come se fosse ieri, entrambi avevamo 17 anni ed una passione per il baseball anche se io all’epoca giocavo a softball. Lui si chiama Jhon ed è americano. Quando ci presentarono dissero che capiva poco l’italiano pur essendo un italo-americano ma io non ci credetti molto. Era uno dei ragazzi più belli e più timidi allo stesso tempo che avessi mai conosciuto e il fatto che fosse lontano da casa per un mese mi face avvicinare a lui. Ogni sera era a casa nostra a cena, ormai era diventato come un fratello per me e quando avevamo del tempo libero lo portavo in giro per Milano. L’ultimo giorno, eravamo in gita a Stresa e rimasti soli in riva al lago, mi parlò per la prima volta in italiano, in un italiano perfetto direi! Il mio amico era furbo: ascoltava e capiva senza mai intervenire, ma lo faceva per far si che il mio inglese scolastico migliorasse ed ancora oggi gli sono debitrice. Siamo ancora amici? Certo e gli chiederò se vorrà essere il mio testimone quando mi sposerò! Dopo che è partito siamo rimasti in contatto prima con le vecchie lettere che dovevi aspettare un mese prima di averle e poi con l’utilizzo della mail e successivamente skype è stato tutto più facile. L’unico problema è solo il tempo e il fuso orario ma in media riusciamo a sentirci quasi tutti i mesi. Certo vorrei vederlo spesso e non ogni due o tre anni, ma la speranza è dura a morire soprattutto dopo 12 anni siamo ancora amici con un oceano che ci separa!