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Le sostanze dopanti ed i loro effetti sull’organismo

scritto da admin

Innanzi tutto occorre precisare che per doping si intende l’assunzione, da parte di un atleta, di sostanze proibite per migliorare le proprie prestazioni. Nella definizione di doping rientrano anche le manipolazioni degli elementi che costituiscono il corpo umano (per esempio l’aumento del numero dei globuli rossi).

Tra le sostanze più usate ci sono gli steroidi anabolizzanti che hanno caratteristiche simili agli ormoni sessuali maschili; il testosterone è il composto maggiormente usato.
Gli effetti negativi di queste sostanze sono molti e su più piani. In un studio condotto negli Usa nel 1993 tre psichiatri, Heather Schulte, Molly Joy Hall, e Michelle Boyer, hanno osservato nei pazienti dediti ad uso di steroidi  anabolizzanti: violenza domestica, danni alla persona e raptus criminali. Per questo si parla non solo di danni fisici ma anche di conseguenze sociali per l’suo di steroidi. L’uso di anabolizzanti si associa alla percezione inadeguata del proprio corpo, ad un narcisismo esasperato e all’ansia da prestazione sportiva.

Spesso dosi di sostanze illegali sono contenute anche all’interno di normali integratori, in particolare nei prodotti provenienti dall’America o da altri luoghi al di fuori della giurisdizione della Comunità Europea. Attenzione quindi alle etichette. E ricordatevi di diffidare da chiunque vi offra sostanze per aiutarvi nella pratica sportiva o per ottenere un qualche risultato, fosse anche il vostro allenatore od un vostro amico. Spesso infatti, in palestra o in altri ambienti sportivi, queste sostanze possono girare e può capitare che ve ne vengano offerte alcune: rifiutatele! Nessun risultato merita di compromettere la vostra salute. Se non conoscete queste sostanze o questi integratori, parlatene sempre in famiglia e con un medico di fiducia.
Ecco un breve elenco di alcune delle sostanze dopanti più usate:

STIMOLANTI
Gli stimolanti (efedrina, caffeina) vengono usati per migliorare le prestazioni fisiche ed aumentare la competitività degli atleti.
Fra gli effetti collaterali dell’uso di stimolanti la letteratura ha accertato casi di infarto di miocardio e di tachicardia ventricolare anche in soggetti originariamente sani. Altri effetti sono cardiomiopatia, aritmie, insonnia, inquietudine, aggressività, turbe digestive, disturbi della sfera sessuale ed assuefazione

ORMONE DELLA CRESCITA (GH)
E’ una delle sostanze maggiormente usate per l’aumento rapido delle masse muscolari. Gli effetti collaterali sono: reazioni locali in sede di iniezione, mialgie, astenia, cefalea, artralgie, diabete mellito, manifestazioni acromegaliche estetiche, ipertensione arteriosa, cardiopatia ipertrofica .

INSULINA
Usata per combattere il diabete, viene spesso utilizzata da persone sane come sostanza anabolizzante. Fra gli effetti ci sono il difetto di funzionamento del muscolo cardiaco, tossicità epatica, danni neuronali irreversibili, coma e morte.

AUTOEMOTRASFUSIONE
Si tratta di una pratica pericolossissima, utilizzata in particolare dai ciclisti, consistente nel prelievo del proprio sangue e nella reimmissione dello stesso all’interno dell’organismo. Il sangue reintrodotto mette il soggetto ad alto rischio di infarto, embolia, ictus.
Inoltre l’autoemotrasfusione introduce nell’organismo importanti quantitativi di ferro con il rischio che questi vadano a compromettere la funzionalità di organi quali fegato, milza, pancreas e reni.

In generale, l’utilizzo di sostanze dopanti produce effetti sulla sfera psichiatrica (dipendenza, depressione, aumento dell’aggressività, ictus cerebrale), sul cuore (crisi cardiache, aumento della pressione arteriosa), sul fegato (alterazione della funzionalità, cisti ematiche, tumori), sugli organi sessuali (ipogonadismo, infertilità, tumori alla prostata e alle mammelle). Altri effetti sono:  per le donne l’assunzione di caratteristiche tipicamente maschili, come la voce profonda (irreversibile) e la crescita di peli sul viso (irreversibile); comparsa dell’ acne o peggioramento dei problemi di acne già esistenti; la ginecomastia, cioè lo sviluppo nell’uomo di ghiandole mammarie; lo shock anafilattico come reazione all’iniezione.

Prima di concludere va sottolineato che quello che conta, nella pratica sportiva, sia essa agonistica (cioè rivolta al raggiungimento di un risultato, come vincere una gara o una corsa…) sia essa amatoriale (come ad esempio l’andare in palestra per tenersi in forma…) non è il risultato in sé, ma la via che percorriamo per raggiungerlo. Quello che lo sport insegna, infatti, è la capacità di soffrire per raggiungere un risultato, di sudare, di apprezzare i sacrifici compiuti…”No Pain No Gain” dicono gli americani, cioè “nessuna sofferenza, nessun risultato”.  Dare tutto quello che è possibile in allenamento, secondo i nostri limiti: questo è il bello dello sport! E vedrete che i risultati arriveranno e la soddisfazione di aver fatto tutto da soli sarà grande, così come crescerà la nostra autostima. Inoltre bisogna ricordare che lo sport è salute. Le medicine servono per curare le persone malate, non quelle sane.