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Sanremo 2017: le canzoni di Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani sono plagi? La rete si scatena

scritto da Alberto Muraro

Ad ogni Festival di Sanremo, succede sempre la stessa cosa, e l’ultima edizione della kermesse, condotta da Carlo Conti e Maria de Filippi, non fa eccezione: a pochissime ore dal primo ascolto delle canzoni in gara (22, in questo caso) sul web e sui giornali iniziano a spuntare come funghi le prime accuse di scopiazzamenti o addirittura plagi, proposti da utenti esperti di musica o da semplici telespettatori insospettiti da una serie di note troppo “familiari”.

Nel caso del Festival di Sanremo 2017, due sono le canzoni che più sono state attaccate da questo punto di vista: una è Che sia benedetta di Fiorella Mannoia, l’altra è il pezzo vincitore, Occidentali’s Karma di Francesco Gabbani.

La prima è stata infatti paragonata, come potete sentire qui sotto, ad un pezzo di Michele Bravi (in gara con Il diario degli errori, peraltro) intitolato Un mondo più vero; la seconda invece è stata assimilata (soprattutto per quanto riguarda la base) a Run to me, una delle canzoni più celebri dell’artista Tracy Spencer.

Lo scorso anno, come ricorderete, la stessa sorte toccò ad Alessio Bernabei: secondo molti commentatori, il suo pezzo Noi siamo infinito era molto simile a One last time di Ariana Grande.

Qui sotto potete ascoltare le canzoni di Sanremo 2017 citate con il relativo confronto: che ne pensate?