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Nek presenta il nuovo disco Unici: “mi sono ispirato anche a Justin Bieber”

scritto da Alberto Muraro

Prima di incontrare Filippo Neviani in arte Nek, ho ricevuto almeno un paio di richieste da familiari ed amici che mi chiedevano in ginocchio di strappare un autografo, una dedica, un selfie o almeno una semplice foto all’artista emiliano: molte di queste richieste giungevano da un pubblico femminile che ormai lo considera un vero e proprio sex symbol. Per fortuna, il cantante ha molto di più da offrire di un bel paio di occhi azzurri.

Il 14 ottobre, Nek pubblicherà il suo nuovo disco Unici, il tredicesimo della sua carriera, un progetto che rappresenta una netta svolta verso un’elettronica moderna e perfetta, in quanto incredibilmente immediata e radiofonica. Ecco cosa ci ha raccontato nel corso di un’intervista svoltasi ieri mattina a Milano.

Ciao Filippo, com’è nato questo album?

Nonostante io sia un nostalgico, stavolta ho deciso di aggiornarmi con le attuali tendenze in circolazione: per questo motivo Unici è un disco carico di musica elettronica, di quella che senti in radio. Per quanto riguarda il significato dell’album e dei suoi testi, ai quali tengo molto, tutto è legato appunto alla nostra unicità come esseri umani.

Visto che questo è anche il disco che rappresenta i 25 anni di carriera, possiamo dire che sia uno sguardo al passato e allo stesso tempo al futuro?

No, direi proprio più al futuro. Mi piace molto attualmente sperimentare nuove sonorità e cambiare, nel prossimo disco infatti già conto di evolvermi ulteriormente, non sarà la stessa cosa. Detto questo sono comunque molto legato alle mie radici: nonostante Milano sia una città bellissima e piena di stimoli anche per la mia scrittura, non potrei mai rinunciare alla mia Sassuolo e alla sua tranquillità di cittadina di provincia.

 

Il disco è immediato e ha un sound molto internazionale. Ti sei ispirato a qualche collega straniero?

In realtà non nello specifico, però devo dire che ho preso ispirazione comunque da sonorità molto in voga e di tendenza, se ti dovessi fare un nome conosciuto ti potrei parlare di Justin Bieber e dei suoi ultimi lavori!

Come hai scelto la tracklist e il titolo dell’album?

Sono partito da 20 canzoni, dalle quali poi ne ho selezionate 11. Non è facile prenderne alcune ed escluderne altre, sai, è come se fossero figli tuoi. Fra tutte ho scelto Unici perché suonava come uno slogan, e il testo del pezzo spiega proprio che nel nostro genere siamo unici.

Com’è cambiato il tuo pubblico nel corso del tempo?

Mi piace molto vedere come si sia allargato. Prima mi seguiva solo un certo target, invece adesso ho fan giovanissime come fan più adulte. La mia follower numero uno però è mia figlia, anche se ha iniziato a capire che quando viene ai concerti la gente non urla per lei ma per me! Ormai la uso come guardia del corpo, anche se ovviamente io stesso cerco di proteggerla da questo ambiente. La cosa divertente, fra l’altro, è che l’unica musica che ascolta è la mia!

Hai in programma dei live per presentare il progetto?

Sì, ci sto già lavorando. Vi posso confermare già da ora che il mio tour partirà il prossimo maggio dall’Arena di Verona, anche se stiamo definendo la data. Si tratta di una location magnifica, non vediamo l’ora di cominciare, io adoro stare sul palco e suonare, è la cosa che mi piace di più al mondo.

Che cosa vi aspettate da Unici, il nuovo disco di Nek?