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Mirkoeilcane: “Stiamo tutti bene è un brano rischioso che racconta una tragica storia vera”

scritto da Alberto Muraro

Mirkoeilcane, all’anagrafe Mirko Mancini, è il nome di un cantautore romano che il prossimo 15 dicembre si giocherà su Rai Uno la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2018 con il brano Stiamo tutti bene.

Mirko, che non è esattamente un esordiente, ha iniziato la sua carriera come musicista e compositore (ha lavorato a diverse colonne sonore, fra cui quell, dei corti “Memories”, “Il lato oscuro” e “Quattro battiti” e del film “I peggiori”) ma ha scelto solo di recente di interpretare dei pezzi scritti di suo pugno.

Grazie al suo talento compositivo, Mirkoeilcane si è guadagnato il Premio Bindi, il Premio Incanto,il premio miglior testo e migliore interpretazione di cover al Premio Musica Controcorrente e una candidatura fra le 50 migliori opere prime del Premio Tenco.

Al Festival di Sanremo (o, meglio, al concorso Sarà Sanremo) Mirko presenta un brano difficile, non immediato che racconta una storia tragica di migranti tramite gli occhi innocenti di un bambino. GingerGeneration.it ha avuto il piacere di intervistare l’artista, ecco cosa ci ha raccontato!

Ciao Mirco, come va?

Bene, in questi giorni sto lavorando al mio secondo disco. Indicativamente dovrebbe uscire a inizo 2018.

Il tuo nome è Mirkoeilcane. Che cosa significa?

Guarda senza offesa ma vorrei tenere la cosa per me, è un po’ un segreto e anche se lo spiegassi non so se le persone capirebbero!

Nessun problema! Però presentati ai nostri lettori, anche se non sei esattamente un artista “di primo pelo” possiamo comunque considerarti come un esordiente, da molti punti di vista!

Si io ho iniziato come musicista, suonavo la chitarra e il mio sogno era quello di diventare “il più grande chitarrista al mondo”! Poi, piano piano, i casi della vita mi hanno portato a comporre alcune colonne sonore e pezzi per altri, il che mi ha spinto ad imparare a suonare altri strumenti, come il pianoforte. Dopo tanto tempo, mi sono reso conto che scrivere per gli altri non mi piaceva più, perché mi sono reso conto che non sempre il risultato del mio lavoro, messo in mano altrui, mi soddisfaceva. Così ho iniziato, finalmente, a scrivere anche canzoni per me stesso e ad interpretarle.

Il pezzo che (speriamo!) porterai sul palco di Sanremo è Stiamo tutti bene. Sei consapevole che non si tratta esattamente di un brano “semplice” e immediato?

Assolutamente si, me ne prendo la responsabilità. Quando mi hanno proposto Sanremo mi sono detto ok, proviamoci, tentiamo di presentare un brano diverso dal solito, non uno di quei pezzi leggeri “da primo ascolto televisivo”. La speranza, mi sono detto, è che le persone che l’ascolteranno avranno un piccolo sussulto, anche soltanto per la storia che racconta.

Di che cosa parla questa canzone? Com’è nata?

Una sera sono uscito a Roma e ho conosciuto un ragazzo che mi ha raccontato la sua storia, una vicenda che definire tragica è riduttivo. Sono state le sue parole ad ispirarmi il racconto che è alla base di questa canzone: nel brano si parla di un bambino che viene convinto a partire per un viaggio bellissimo. La realtà, putroppo, sarà molto diversa.

Qual è il significato della canzone?

Nonostante io abbia letto già delle interpretazioni politiche di questa canzone, non ho in alcun modo scritto il brano con secondi fini. Certo, il senso è stato comunque quello di far riflettere le persone sul tema dei migranti, che è quello di cui si parla. Non c’è nessun significato “particolare”, è semplicemente un racconto che fa in qualche modo luce su un argomento.

 

Parlando di Sanremo: ha già ascoltato le altre canzoni delle Nuove Proposte? Ce n’è qualcuna che ti è rimasta impressa?

A dire la verità no, ma non fraintendermi, non è che io voglia mettermi su un piedistallo. Ho notato che sono tutte canzoni diverse dalla mia. Ogni autore ha fatto un buon lavoro, perché è stato in grado di adattare la propria scrittura ad un evento di questo tipo. Mi è capitato, nel bene o nel male, di finire a canticchiarle tutte, quindi nel complesso mi sono piaciute!

Chi vorresti partecipasse al Festival fra i BIG?

Mi piacerebbe tanto vedere uno come Samuele Bersani, io sono suo grande fan e lo trovo fantastico. Una sua partecipazione al Festival potrebbe in qualche modo “aggiustare il tiro” della musica moderna in Italia.

Chi invece secondo te parteciperà all’edizione 2018 di Sanremo fra i BIG?

Non ho ancora avuto modo di leggere nessuna anticipazione a riguardo. Davvero, non ne ho la più pallida idea. Penso comunque che ci saranno come sempre i soliti grandi nomi della musica italiana.

 

Qui sotto potete ascoltare Stiamo tutti bene di Mirkoeilcane: che ne pensate di questa canzone?

Sarà Sanremo – Stiamo tutti bene – video – RaiPlay

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