GingerGeneration.it

Maturità 2017, seconda prova: ecco la traccia di Scienze Umane

scritto da Alberto Muraro

Si è tenuta quest’oggi, 22 giugno, la Seconda Prova degli Esami di Maturità 2017, che hanno coinvolto migliaia e migliaia di preoccupatissimi giovani maturandi in tutta Italia pronti a lasciare le scuole superiori per intraprendere una nuova fase della loro vita, sia essa umana, accademica o professionale.

Qui sotto trovate la traccia di Scienze Umane, incentrata sulla definizione della cultura nella società di massa, appena caricata sul sito del MIUR (il Ministero dell’Istruzione).

Tema di: SCIENZE UMANE
La definizione della cultura nella società di massa

PRIMA PARTE

Il candidato, avvalendosi anche della lettura e analisi dei documenti riportati, illustri le sue considerazioni sul concetto di cultura nella società di massa e ne colga le implicazioni pedagogiche.

“È chiaro anzitutto che la definizione antropologica di cultura ha un’accezione molto più ampia di quella con cui la parola viene comunemente usata. Molti ritengono che cultura sia un sinonimo di sviluppo o miglioramento tramite […] l’istruzione e l’educazione. Una persona «colta», o, più specificamente di «grande cultura», è una persona che si è impadronita di certi speciali campi di conoscenza (in genere arte, musica, letteratura) e che ha buone maniere. Le persone che non hanno ricevuto un’educazione in questi campi, oppure quelle che hanno appreso il loro modo di comportarsi per strada e non nella buona società, sono spesso chiamate «incolte». Nell’uso antropologico, comunque, queste distinzioni non hanno significato. La cultura non è limitata a certi speciali campi di conoscenza: comprende tutti i modi di comportarsi relativi a tutta la gamma delle attività umane. Una particolare impostazione di vita è chiaramente evidenziabile nel comportamento sia degli Eschimesi che degli aborigeni australiani o dei Navaho, e questa è altrettanto parte della cultura quanto quella degli europei o americani colti. La cultura non include soltanto le tecniche e i metodi dell’arte, musica e letteratura, ma anche quelle usate nel fabbricare vasi, cucire abiti o costruire case. Fra i prodotti della cultura troviamo tanto i giornali a fumetti e le canzonette quanto l’arte di Leonardo da Vinci e la musica di Bach. L’antropologo non fa mai uso del contrasto «colto-non colto», perché questa distinzione, comune nell’uso quotidiano, per lui rappresenta soltanto una differenza nella cultura, non la sua assenza o la sua presenza”.

R. L. Beals – H- Hoijer, Introduzione all’antropologia culturale, Il Mulino, Bari 1987

“Se la cultura è un fatto aristocratico, la gelosa coltivazione, assidua e solitaria, di una interiorità che si oppone alla volgarità della folla (Eraclito: “Perché volete trarmi d’ogni parte o illetterati? Non per voi ho scritto, ma per chi può capirmi. Uno vale per me centomila, e nulla la folla”), allora il solo pensiero di una cultura condivisa da tutti, prodotta in modo che si adatti a tutti, e elaborata sulla misura di tutti, è un mostruoso controsenso. La cultura di massa è l’anticultura. Ma siccome nasce nel momento in cui la presenza delle masse nella vita associata diventa il fenomeno più evidente di un contesto storico, la “cultura di massa” non segna una aberrazione transitoria e limitata: diventa il segno di una cultura irrecuperabile, di fronte alla quale l’uomo di cultura (ultimo superstite della preistoria destinato ad estinguersi) non può che dare una estrema testimonianza in termini di Apocalisse.

Pag. 2/2 Sessione ordinaria 2017 Seconda prova scritta

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

I024 – ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Indirizzo: LI11 – SCIENZE UMANE
Tema di: SCIENZE UMANE

Di contro, la risposta ottimistica dell’integrato. Poiché la televisione, il giornale, la radio, il cinema e il fumetto, il romanzo popolare e il Reader’s Digest mettono ormai i beni culturali a disposizione di tutti, rendendo amabile e leggero l’assorbimento delle nozioni e la ricezione di informazioni, stiamo vivendo in un’epoca di allargamento dell’area culturale in cui finalmente si attua ad ampio livello, col concorso dei migliori, la circolazione di un’arte e di una cultura “popolare”. Se questa cultura salga dal basso o sia confezionata dall’alto per consumatori indifesi, non è problema che l’integrato si ponga.”

U. Eco, Apocalittici e integrati, Bompiani, Milano 1985

SECONDA PARTE
Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti:

  1. Il candidato delinei brevemente le caratteristiche e le trasformazioni dell’istituzione scolastica di fronte alla cultura di massa nel Novecento.
  2. Il candidato spieghi il ruolo dell’educazione e della cultura per John Dewey.
  3. Il candidato illustri due definizioni del concetto di cultura nelle scienze umane studiate.
  4. Il candidato illustri brevemente il rapporto tra cultura e mass media secondo Marshall McLuhan.

Anche voi oggi avete affrontato la seconda prova della Maturità 2017? Com’è andata?