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La terza prova degli Esami di Maturità è stata abolita: niente più “quizzone” a partire dal 2018

scritto da Alberto Muraro
consigli scuola studio maturità 2016

Incredibile ma vero, la terza prova dellEsame di Maturità sarà presto per gli studenti italiani soltanto un brutto ricordo a partire dal 2018: con l’approvazione quest’oggi, 14 gennaio 2017, di otto nuovi decreti legislativi di attuazione della legge Buona Scuola, il temutissimo “quizzone” sparirà infatti dalla lista delle prove previste a conclusione degli studi di scuola secondaria.

Come avrete intuito, nulla cambierà per gli studenti che termineranno nel 2017 il proprio percorso scolastico, che (purtroppo?) si ritroveranno, seppur per l’ultima volta, a dover rispondere alle domande pescate dalla commissione fra le materie più disparate, dalla lingua inglese alle scienze della terra passando per storia e filosofia. Nulla cambierà invece per quanto riguarda gli esaminatori esterni, saranno sempre 3 più il presidente di commissione.

Ecco qui sotto i punti del decreto scritti in “politichese”, approvato pochissime ore fa.

Valutazione, certificazione delle competenze ed esami di Stato
Il decreto riordina e coordina in un unico testo le disposizioni vigenti in materia di:

– ammissione alla classe successiva per gli alunni del primo ciclo, prevedendo l’ammissione anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione;

– esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, che viene semplificato nel numero di prove scritte e nelle modalità di attribuzione della valutazione finale. Inoltre la presidenza delle commissioni d’esame viene attribuita al dirigente scolastico;

– esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, con, tra l’altro, la riduzione a due delle prove scritte e l’eliminazione della prova multidisciplinare predisposta dalla commissione e il potenziamento delle attività di alternanza scuola-lavoro;

– prove INVALSI, con l’eliminazione della prova scritta a carattere nazionale dall’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. La prova verrà effettuata in un altro momento dell’anno scolastico e con la sola funzione di requisito obbligatorio di ammissione all’esame. Il decreto prevede inoltre l’integrazione delle prove di italiano e matematica con una ulteriore sezione per la rilevazione dell’apprendimento della lingua inglese;

– attestazione delle competenze nel primo ciclo, prevedendo la definizione mediante apposito decreto ministeriale di un modello di attestazione delle competenze trasversali e delle competenze chiave di cittadinanza da rilasciare al termine della terza classe di scuola secondaria di primo grado;
– commissioni d’esame, con l’istituzione di un apposito albo regionale dei Presidenti, cui potranno accedere dirigenti scolastici e docenti della scuola secondaria di secondo grado in possesso di requisiti definiti a livello nazionale nonché la previsione di un’apposita formazione dedicata ai Presidenti di commissione.

Che cosa ne pensate dell’eliminazione della terza prova dell’Esame di Maturità?