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Glee: Riassunto dell’episodio tributo a Cory Monteith, 5×03 – The Quarterback

scritto da Laura Boni

La parola più difficile da dire è addio. Ieri sera negli Stati Uniti, e oggi in Italia su SkyUno alle 20:10, è andato in onda l’episodio tributo a Cory Monteith5×03 – The Quarterback. Il cast di Glee unito ha voluto celebrare la vita del collega scomparso, mentre le Nuove Direzioni dicevano addio a Finn Hudson; come ha spiegato Lea Michele, nella sua prima intervista dopo la morte del fidanzato, hanno perso due persone Cory e Finn e sentivano il bisogno di fare un tributo anche per il loro Quarterback. E’ una puntata profondamente emozionante, senza essere stucchevole, perché non è stata scritta come un insieme di momenti strappalacrime e banali, ma vediamo come i personaggi principali affrontano la perdita ed elaborano il lutto, ognuno con i suoi limiti e le sue debolezze. Molto intense sono le storie di Rachel, ovviamente, di Puck (Mark Salling) e Santana (Naya Rivera), ma la cosa più devastante è vedere gli attori piangere. Non c’è stato bisogno di recitare per quello.

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Episodio tributo a Cory Monteith, 5×03 – The Quarterback:

“Come si misura la vita di una persona?“, è stato scelto l’inteso testo di Seasons of Love di Rent per iniziare la puntata; i ragazzi, tutti, tranne Quinn e Brittany, che già sapevamo non sarebbero state presenti, e Rachel, cantano nell’auditorium il brano, in quello che capiamo essere il loro intervento durante il funerale di Finn. Quando si vede entrare l’originale Glee Club, tutti vestiti di nero, ho capito che sarebbe stato un’episodio difficile da guardare. Sono passate tre settimane da quel momento e Kurt (Chris Colfer) è a New York, sta preparando la valigia per tornare in Ohio per uno speciale memorial che Will (Matthew Morrison) ha preparato perché le Nuove Direzioni potessero ricordare Finn: “Stare tutti insieme è difficile, lo rende reale, ma ho bisgno dei miei amici” dice, “Tutti mi chiedono come sto, ma io non so cosa dire, tutti vogliono parlare della sua morte, ma cosa importa? Quello è stato solo un momento, io voglio ricordare la sua vita” e con queste parole i creatori della puntata mettono subito in chiaro che non si parlerà della causa della morte e dicono a tutti che alla famiglia di Glee non importata dell’errore fatale che gli ha portato via Cory, ma è come ha vissuto la sua vita che vogliono celebrare. La scena si chiude con Kurt che annuncia a Rachel che sta per andare via, non la vediamo, ma il dolore nell’aria è pesante, tangibile.

Al McKinley i professori si chiedono come poter aiutare i ragazzi ad elaborare il lutto, Sue (Jane Lynch) è sempre Sue, ma dice una cosa bellissima a Will, Emma (Jayma Mays) e Beast (Marie-Dot Jones): “Onoriamo Finn Hudson prendendoci cura delle persone che amava e lo facciamo aiutandoli ad andare avanti”. Mr Shue entra nella sala del coro e scrive alla lavagna “Finn”, questo è l’argomento della settimana, ricorderanno l’amico scomparso facendo quello che fanno meglio, cantando. La prima ad iniziare è Mercedes (Amber Riley) che sceglie di interpretare I’ll Stand by You dei The Pretenders, che lui aveva cantato all’ecografia di Beth quando pensava che fosse sua figlia: “O lo faccio subito o penso che non smetterò mai più di piangere” ha detto la ragazza. E’ stranissimo perché sembra di sentire ancora nella mia testa la voce di Finn mentre la canta. Passiamo poi a casa di Kurt, dove la famiglia sta svuotando la sua stanza. Burt, Carol e Kurt parlano di Finn mentre mettono i suoi vestiti in scatoloni di cartone; è un momento molto intenso e profondo, difficile da descrivere a parole, pieno di amore, rimpianti e dolore. Alla fine Kurt prende la giacca da Quarterback di Finn e la indossa per portarsi dietro un pezzo di lui.

Una delle storyline principali è quella di Puck, che non riesce ad accettare la morte dell’amico; è pieno di rabbia e alcool e ha anche distrutto l’albero che Sue aveva fatto piantare per Finn. Lui era la sua roccia, il suo quartetrback, colui che gli ricordava sempre la parte migliore di se stesso. Ad aiutare Puck ad elaborare il lutto e finalmente ammettere quello che prova è la coach Beast, che con un diretto e sincero discorso riesce a distruggere il muro che aveva eretto: “Ora devi essere il quarterback di te stesso” gli dici. Puck ripianta l’albero e ci incide quella parola sopra. Vuole entrare nella marina militare annuncia, ma non prima di aver cantato No Surrender di Bruce Springsteen. L’altro personaggio che ha delle grandi difficoltà ad affrontare la morte di Finn è Santana, che non riesce ad elaborare il lutto in modo sano e ha anche uno scatto isterico con Sue i cui la insulta di essere stata orribile con lui e la spintona. Il momento forse più intenso dell’episodio per me è stato quando Santana cantando If I Die Young di The Band Perry in ricordo di Finn scoppia in un pianto inconsolabile e scappa prima che i suoi amici possano aiutarla. La trova Kurt, lei confessa che voleva essere migliore e aveva scritto una lettera di cose belle che Finn ha fatto per lei, ma che si è ancora chiusa in un muro di cinismo; per aiutarla a superare questo momento l’amico le da la giacca da Quarterback. Santana torna a chiedere scusa a Sue, ma lei confessa che il suo più grande rimpianto è di non aver detto a Finn quanto lo stimava.

Al McKinley arriva Rachel con la sua collana di Finn, così fragile e forte Lea Michele, che non recita affatto quando, davanti ai suoi amici, canta con gli occhi lucidi Make You Fell My Love. L’attrice ha scelto questo brano perché era molto speciale per lei e Cory. La reazione degli altri alla canzone di Rachel mi ha spezzato il cuore. La ragazza incontra Will, che sta aiutando tutti a superare il lutto tranne che se stesso, nella sala del coro e gli confessa che nella sua mente aveva pianificato tutti, di come avrebbe conquistato Broadway e poi sarebbe tornata a casa dall’amore della sua vita e che lui ne era consapevole: “Lui era la mia persona” confessa. “Gli parlo ancora, vedo il suo viso e sento ancora la sua voce nella mia testa. Pensi che lo dimenticherò? Perché ho il terrore che un giorno lo farò” dice con la voce rotta. Ryan Murphy ci ha detto che per Rachel questo è solo l’inizio dell’elaborazione del lutto, come è per Lea nella vita reale, anche il suo personaggio affronterà la morte del fidanzato piano piano per tutta la stagione. Rachel ha portato una targa con il viso di Finn e una sua citazione da appendere nella sala del coro e ringrazia Will per quello che ha fatto: “Non sapevo se sarei stata in grado di cantare di nuovo, ma ora so che posso” dice infine.

La giacca da Quarterback è sparita e tutti incolpano Punk, ma dopo aver parlato con Rachel, Will va a casa e tira fuori quel pezzo della vita di Finn e finalmente piange tenendo stretta la giacca a se. Emma è li pronta per raccogliere i pezzi.

Perfetto.

Addio Finn. Addio Cory.

Tracklist dell’episodio:

  1. Seasons Of Love” (dal film Rent)
  2. I’ll Stand By You” (The Pretenders)
  3. Fire and Rain” (James Taylor)
  4. If I Die Young” (The Band Perry)
  5. No Surrender” (Bruce Springsteen)
  6. Make You Feel My Love“ (Adele)