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Fedez con Noemi e Francesca a Radio Italia Live – Il concerto

scritto da Laura Valli
Fedez - radio Italia Live

In piazza Duomo, verso le 21.20, a RadioItaliaLive – Il Concerto è arrivato anche il momento di ascoltare un po’ di musica Rap e, dopo una breve inervitsa di Daniele Bossari a J-Ax che si trovava sotto al palco, in mezzo agli spettatori, Luca e Paolo hanno lasciato il paco a Fedez, che ha esordito con “Milano! come state? Fatemi vedere le mani a tempo! Tutti!!

L’esibizione, iniziata Generazione Boh, ha scaldato la falla che ha risposto, agitando a più non posso i tubi gonfiabili BANG BANG di cui erano dotati. Ma le sorprese non sono finite.  Rivolgendosi alle 100mila persone del pubblico, il rapper ha introdotto la seconda canzone: “Mi sembra il caso di dirlo, fuori è magnifico ma qui un po’ di più” e, al momento del ritornello, sul palco è stato raggiunto da Francesca Michielin che, con Magnifico, ha regalato alla piazza uno dei momenti più suggestivi della serata.

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Per finire, al momento di interpretare l’ultima canzone prevista, sul palco è arrivata Noemi e con Fedez ha interpretato il suo ultimo singolo L’amore Eternit. Rimanendo coerente a se sesso presenta il brano con questa frase: “Lo Stato italiano è un po’ come l’amore, prima ti fotte e poi ti abbandona“.

La piazza sapeva a memoria anche questo brano e, durante il ritornello, tutte le loro voci si sono aggiunte a quella dei due artisti. All’arrivo di Luca e Paolo, Fedez ha anche girato un video selfie con la folla di RadioItaliaLive – Il Concerto.

Tutte e tre le sue esibizioni sono state accolte da boati, applausi e cori a tutti i suoi brani, l’aggiunta di due voci femminili come quelle di Noemi e Francesca, hanno contribuito a rendere più energiche le sue performance.

Qui di seguito il testo di Amore Eternit:

Guardo dal telescopio l’universo femminile,
scrivo fine in un secondo se in te c’è un secondo fine,
lo so è brutto da pensare,
mi aspetto che ti piaccia stare sotto le coperte e non sopra le copertine,
l’amore a prima visa è un sentimento splendido,
mi ha detto un indovino che legge le carte di credito, vomito, amore tossico,
per me sei stata il mio primo bacio sulla bocca dello stomaco.
A volte sembra che mi sfidi ma non mi spaventi,
nella vita hai provato più vestiti che sentimenti,
istruzioni di lavaggio per cuori sintetici,
ti prego dimmi che mi ami, potrei persino crederci,
e tutte le tue amiche fanno un muro da spavento,
i miei tatuaggi non sono di loro gradimento, io sono sporco all’esterno
ma giudicare le apparenze è l’atteggiamento tipico di chi è sporco dentro

Di storie ce ne sono tante, pensavo fossi l’ultima e invece no,
in fondo anche tu, sei solo un segno in più che sulla pelle fa più male,
continuerà a bruciare anche se ora lo so che in fondo anche tu sei
solo un segno in più

A volte è Dio che sbaglia la tua ordinazione,
per questo se chiudi la porta si apre un burrone.
Sei il mio punto debole, la mia causa di forza maggiore,
un senso di rivoluzione, un colpo al cuore.
Più truccata di un appalto su uno scorcio suggestivo,
se ti guardo a luci spente sei un tramonto abusivo,
inverti lo schema e cambi anche il teorema
prima eri un problema di cuore ora sei il cuore del problema.
Non ho difficoltà a dirti quel che penso in faccia,
anche se non sembra so bene quello che faccio
la verità è che ho invertito il senso di marcia
da quando ho avvertito il senso di marcia,
arrivi portando brividi e scappi lasciando i lividi,
gli opposti si attraggono ma amano i propri simili,
sentimenti tossici per loro non c’è cura perché l’amore eternit finché dura.

Di storie ce ne sono tante, pensavo fossi l’ultima e invece no,
in fondo anche tu, sei solo un segno in più che sulla pelle fa più male,
continuerà a bruciare anche se ora lo so che in fondo anche tu sei
solo un segno in più

Fermo immagine sembra appartenere ad un’altra vita,
un cielo instabile che quasi sembra piangere,
ed io che torno tardi sola e penso che di storie ce ne sono tante,
pensavo fossi l’ultima e invece no.

Di storie ce ne sono tante, pensavo fossi l’ultima e invece no,
in fondo anche tu, sei solo un segno in più che sulla pelle fa più male,
continuerà a bruciare anche se ora lo so che in fondo anche tu sei
solo un segno in più.

Di storie ce ne sono tante, pensavo fossi l’ultima e invece no,
in fondo anche tu, sei solo un segno in più che sulla pelle fa più male,
continuerà a bruciare anche se ora lo so che in fondo anche tu sei
solo un segno in più.