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Ed Sheeran live a Torino — Diario della giornata di una fan!

scritto da Paola Pirotti
ed sheeran

Venerdì 17 non è mai stato un giorno così fortunato.
Questo grazie ad Ed Sheeran, la sua chitarra e all’energia che ha illuminato Torino per due giorni.

C’è stato qualcosa, però, nella seconda serata del concerto, di incredibilmente magico. Come tutti i fan, il 16 marzo anch’io sono corsa a leggere con entusiasmo la prima scaletta scelta dal cantante inglese. C’erano classici impossibili da evitare (non credo sia legale un concerto senza The A-Team) e, ovviamente, i singoli del nuovo album, Divide (qui la nostra recensione). Alcune delle mie personalissime preferite, però, mancavano.

Ma, ehi, parliamo di Ed Sheeran, quindi non avevo nessuna intenzione di lamentarmi.

E poi, quella che ho chiamato magia, è arrivata. Dopo l’intro con Castle on the hill ed Eraser, Ed Sheeran ha sorpreso tutti. Quando tutti si aspettavano di sentire i primi accordi previsti dalla scaletta, arriva Dive.

È la prima volta che la canto live“, ha detto Ed durante il concerto. Inutile dire che la folla è esplosa di orgoglio. Da lì in poi abbiamo capito che il resto del concerto sarebbe stata una sorpresa.
Non sono mancati, però, i titoli più attesi che avevano accompagnato anche la data precedente, come Happier e New Man.

(QUI LA SCALETTA DEL 17 MARZO A TORINO)

Dopo aver cantato Galway Girl (la mia preferita di Divide, quella che ho imparato a memoria e ho cantato stonatissima), Ed si è preso qualche istante per parlare con i fan.
Ha ricordato a tutti che era San Patrizio, la Festa nazionale irlandese. A noi è bastato quello per capire. Ed Sheeran stava per farci un’altra sorpresa: Nancy Mulligan.

“Non l’ho provata ufficialmente, perciò sarà interessante…”, annuncia prima di dare inizio alla performance.

Il ritmo allegro e tipicamente irlandese della canzone ha fatto divertire la folla, ma anche il suo autore. Ed sorrideva e seguiva con entusiasmo il ritmo del brano. Vedere per credere!

Nancy Mulligan è un omaggio ai suoi nonni, ci ha ricordato Ed durante il concerto. Subito dopo, è arrivato un altro cambio di scaletta. Un altro brano dedicato alla nonna, questa volta materna. Supermarket Flowers (VIDEO), lo ammetterò, ha commosso me e qualche altro centinaio di persone. Un colpo basso, Ed Sheeran. Dovevi avvisarci.

Non immaginavo che dal vivo fosse ancora più trascinante del solito. E che padronanza della voce!

Fortunatamente il concerto è stato così ben orchestrato che ad ogni ballata è seguita una canzone energica e da cantare a squarciagola con gli amici. Ed non si è lasciato intimidire dalla folla indescrivibile, anzi, ha afferrato una bandiera dell’Italia e l’ha portata con sé sul palco.

Tra Shape of You e What Do I Know?, Ed si è scatenato con You need me, I don’t need you. Quest’ultima è una di quelle canzoni che non saremo mai capaci di cantare (visto che rapidissimo scioglilingua?), ma che non smetteremo mai di amare. L’esibizione è stata il culmine del concerto – lunga e inarrestabile. Sembrava quasi impossibile che tutta quell’energia sia venuta fuori da un solo ragazzo con la chitarra.

Tra una canzone e l’altra non ha fatto altro che ripetere quanto fossero calorosi (e rumorosi) i fan italiani. Insomma, cantare per noi (e con noi) è sempre un piacere.

 

Turin night #2 (sorry I missed night one !)

Un post condiviso da Ed Sheeran (@teddysphotos) in data: 17 Mar 2017 alle ore 14:29 PDT

Qualunque sia stata la vostra esperienza, spero l’abbiate condivisa con le persone ideali (grazie F. e M. per aver cantato con me). Perché non c’è niente di più divertente di girarti intorno e cantare (piangere e ridere) con gli amici a ritmo di Ed Sheeran.

Anche voi siete stati al concerto di Ed Sheeran? Com’è stata la vostra avventura?