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Angela Merkel: chi è la Cancelliera tedesca e perché è un esempio

scritto da Claudia Lisa Moeller

Angela Merkel, il cui cognome da ragazza è Kasner, si appresta a battere un nuovo record. Non solo è la prima Kanzlerin, ovvero Cancelliere donna tedesca (equivalente alla figura del nostro Premier), ma se finirà il mandato attuale sarà il politico con il mandato più lungo nella storia tedesca recente.


Angela Merkel è un esempio per tutte le donne. Soprattutto le giovani generazioni. Angela Merkel è nata nel 1956 ad Amburgo. Il padre, che è stato un pastore protestante, viene mandato a gestire una comunità a 80 km da Berlino, all’epoca ex DDR (o come si scriveva in italiano RDT).

Checché alcune illazioni vogliano far credere Angela Merkel cresce in un regime sicuramente non amichevole con le figure religiose. Quanto ottiene sotto la dittatura è merito della sua costanza e del suo impegno scolastico. Riesce, infatti, ad andare a studiare in università Fisica. Sotto il regime studiare in università era un privilegio che poteva anche essere negato a quei soggetti considerati “pericolosi” o “sovversivi”. Vedere la vita parallela del capo del partito Die Linke, Sahra Wagenknecht, che cresciuta anche lei in DDR non poté mai andare all’università sotto il regime per via del suo carattere irruento.

Angela Merkel è proprio negli anni universitari che incontra il primo marito, Herr Ulrich Merkel. Si lasceranno nel 1981, ma ormai Merkel nota con il cognome da sposata non cambierà le sue generalità. Angela, infatti, si sposa ancora nel 1998 il suo secondo marito e professore universitario in Chimica Joachim Sauer. Con quest’ultimo Angela aveva anche scritto la tesi di dottorato nella suddetta materia.

Angela Merkel, quindi, dalla DDR diventa dopo la riunificazione una dei visi emergenti della CDU, il partito di centro e d’ispirazione religioso. Ben presto da cocca di Helmut Kohl, cancelliere e mentore della giovane Angela di recente scomparso, scala la politica tedesca fino a diventarne figura leader e di spicco del partito. Angela non solo è donna, ma è anche protestante e dell’ex Est Germania: tutti elementi di forte rinnovamento per un partito estremamente conservatore, la cui maggioranza dell’elettorato è delle regioni del Sud (ed ex Ovest).

Quando il suo maestro Kohl viene coinvolto in uno scandalo sul finanziamento illegale del partito CDU, prontamente Angela ne prende le distanze e diventa così lei il capo CDU. Abilità politica? Tradimento? Il gesto è ancora oggi discusso, sta di fatto che così Angela Merkel ha potuto svecchiare e portare alla vittoria un partito destinato altrimenti ad una profonda crisi.

Siamo nel 2005 ed Angela Merkel batte il candidato e premier uscente Gerhard Schröder. Dal 2005 Angela Merkel ha governato la Germania e coinvolto con le sue decisioni politiche l’intera Europa.

In particolare la sua politica pro profughi ha fatto molto discutere. Come reagire alle guerre in Siria e alla continua ondata migratoria? La risposta di Angela Merkel è stata semplice: accogliamoli. Ha incoraggiato la nazione tedesca con il discorso di fine anno del 2015 ad accettare questa nuova sfida di inclusione e misericordia. Con lo slogan “Wir schaffen das!”, noi ce la facciamo, ha segnato una nuova era politica, sociale, economica.

In più in questi anni ha anche affrontato i temi del nucleare in Germania (specie dopo i disastri di Fukushima) e altre questioni ambientali. Ha avvicinato sempre più il programma della CDU a quelli di partiti di sinistra come SPD (grande perdente di queste elezioni) e Die Grüne, i verdi. Ora bisognerà vedere con quale coalizione di andrà a governare in Germania: è confermata, però, Angela Merkel come Kanzlerin.

Angela Merkel è una vittoria per tutte le donne e un esempio per le future generazioni. Con i suoi completini colorati gira il mondo e parla pacatamente alle nazioni invitando alla pace e alla comprensione. Sicuramente preparata e moderata nei toni, manca forse di quel carisma proprio di altri politici della storia tedesca (uno su tutti Helmut Schmitt).

Dalla stampa italiana, per chissà quali ragioni, Merkel non è amata. È vista come la dispotica tiranna che odia e rende difficile la vita dell’Italia in Europa e gode nel far piangere i bambini in diretta TV. Merkel, e questo ci lascia un po’ di stucco, viene spesso giudicata e ancor di più criticata per il vestito “riciclato” a teatro (sua unica passione sembra essere l’opera lirica wagneriana) o per le sue forme.

Queste critiche fanno un po’ riflettere non tanto sull’operato e le convinzioni di una politica come Angela Merkel, ma sullo stato della nostra stampa che ancora di una donna pensa che sia la sua figura fisica l’unico elemento importante.

Questo segna tutta la nostra distanza dalla Germania che da 12 anni ha scelto una donna a governare il paese. Chissà quando noi avremo una politica come Angela Merkel.

E tu cosa ne pensi di Angela Merkel?